«Ora potremo procedere alla sua piena attuazione» afferma il primo firmatario della legge
«Ora non ci sono più dubbi: la mia legge non ha alcun vizio di legittimità. E quindi potremo procedere alla sua piena attuazione».
Esprime soddisfazione il consigliere regionale di Senso Civico – Un Nuovo Ulivo per la Puglia, Giuseppe Turco, per la sentenza della Corte Costituzionale che ha respinto il ricorso del Governo sulla legge regionale n. 66/2018 ‘Disposizioni sul servizio di pronto soccorso e di continuità assistenziale’.
«La legge regionale Puglia n. 66 del 2018 – si legge nella sentenza - nel prevedere la possibilità di collocare sedi di continuità assistenziale presso i presidi ospedalieri dotati di pronto soccorso, al fine di gestire le richieste caratterizzate da bassa criticità, non invade la competenza legislativa dello Stato. Pertanto, la questione di legittimità costituzionale, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso indicato in epigrafe, deve essere dichiarata non fondata.
Parole chiare – spiega Turco, primo firmatario di quella legge – che dimostrano la valenza e l’efficacia di una norma che non intendeva assolutamente invadere ambiti costituzionalmente riservati allo Stato, ma offrire un miglioramento concreto nell’organizzazione dei servizi. Prevedere un punto di continuità assistenziale, cioè di guardia medica, nei pressi dei pronto soccorso, significa non solo tutelare gli stessi medici (spesso vittime di aggressioni e di violenze notturne), ma decongestionare gli accessi impropri al pronto soccorso, di chi continua a rivolgersi anche per lievi malesseri e sintomi.
Fatta una volta per tutte chiarezza sulla norma – conclude Turco – ora è necessario che la Regione Puglia e il Dipartimento alla Salute mettano in campo tutte le azioni per dare concreta applicazione alla legge. Ovviamente, l’auspicio è che ciò possa essere realizzato una volta terminata l’emergenza coronavirus, che già sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario.