Un dipendente ArcelorMittal, di Massafra, in ospedale a Taranto: sabato ha accusato malori e febbre al rientro dal turno. Il sindacato chiede un termoscanner all’ingresso
Ore di preoccupazione tra i lavoratori del siderurgico ArcelorMittal, ex Ilva, di Taranto a causa di un nuovo - per ora sospetto - caso di Coronavirus e della possibile catena di contagi che potrebbe aver determinato. Un dipendente diretto ArcelorMittal, addetto ai convertitori dell'acciaieria 2, è da ieri all’ospedale Moscati di Taranto - presidio Covid 19 su scala provinciale - dove ha effettuato il tampone. Il lavoratore, apprende l’agenzia Agi da Vincenzo Laneve, coordinatore di fabbrica Fim Cisl, è andato in stabilimento nel primo pomeriggio di sabato per il secondo turno. Tornato a casa a Massafra, un Comune della provincia, ha accusato malore e febbre. Di qui il trasporto al Moscati. Il tampone è stato effettuato anche ai colleghi di lavoro in squadra con lui, altre 8 persone, e ora si attendono gli esiti. Ed è la Fim Cisl a comunicare in fabbrica il caso sospetto.
“Ci teniamo a informarvi - si legge nella comunicazione sindacale ai lavoratori dello stabilimento - che c’è un caso sospetto Covid presso i convertitori di Acc2. Al lavoratore in questione, è stato fatto il tampone e siamo in attesa del risultato".
“L’azienda - afferma la Fim Cisl - in via precauzionale ha messo in campo tutte le contromisure necessarie previste nei casi in cui ci siano sospetti o casi accertati di Covid, intervenendo con la sanificazione di tutti gli ambienti in cui e' transitato il lavoratore (spogliatoio, refettorio, bagni e posto di lavoro)”. "Vi terremo aggiornati sulla vicenda sperando che si concluda il tutto nel migliore dei modi augurando al lavoratore in questione una pronta guarigione", conclude la Fim Cisl.