«L’opinione pubblica è ormai convinta che la rinascita della società, dopo questa pandemia, dovrà passare necessariamente attraverso uno sviluppo realmente ecosostenibile, per la difesa dell’ambiente e della biodiversità»
«In una fase epocale contraddistinta da precarietà e stenti, da enormi difficoltà di singoli e famiglie a sbarcare il lunario e da uno sforzo sovrumano dello Stato per riuscire a far fronte alle necessità del Paese, il solo volere dei governanti, a tutti i livelli, dovrebbe essere riuscire a trovare i fondi per sostenere la sanità, lo stato sociale e la pubblica sicurezza, distribuendo risorse a chi è in difficoltà. Appare quindi surreale che alcuni politici locali concentrino le proprie forze unicamente nella costruzione della strada Regionale 8 Talsano-Avetrana, un’opera inutile e dannosa che deturperebbe, irrimediabilmente, alcune delle zone più belle dell’alto Salento tarantino, tanto più che l’opinione pubblica è ormai convinta che la rinascita della società, dopo questa pandemia, dovrà passare necessariamente attraverso uno sviluppo realmente ecosostenibile, per la difesa dell’ambiente e della biodiversità».
Così Legambiente Puglia sulla realizzazione della strada Regionale 8 Talsano-Avetrana, progetto approvato nel 1988, ma scandito negli anni da un susseguirsi di stalli di natura burocratica e amministrativa.