Le proposte di Luciano Santoro e Francesco De Ponzio (Pd)
Per lo sviluppo del nostro territorio, si continuano a sprecare tante parole e polemiche, a partire dal valore che assume il Porto di Taranto, sia per la sua collocazione geograficamente strategica e sia per le potenzialità di una retroportualità che avrebbe il vantaggio di poter essere collocata in una vastissima area disponibile.
Noi riteniamo che, in una fase di crisi internazionale, poche ma chiare debbano essere le certezze sulle cose da fare, capaci di aprire uno spiraglio al rilancio dello sviluppo socio-economico del nostro territorio.
In questa direzione, nel mentre qualcuno si attarda in polemiche elettorali, il Partito Democratico invece, unitamente alla regione Puglia e alle istituzioni locali (Provincia e Comune), operano.
Gli esempi non mancano: vedi la presentazione del Piano Programma della Provincia all’Area Vasta di Taranto che comprende il Progetto del Distripark, vedi il completamento dei confini e della fase di espropri del Distipark da parte della provincia che, tra l’altro si è fatta carico di finanziare anche una parte della caratterizzazione di quell’area, per prepararla nella migliore delle condizioni all’insediamento di una retroportualità al servizio di una logistica integrata e di una lavorazione delle merci, quale valore aggiunto di una portualità moderna, etc..
In sintonia con tutto ciò, si registra anche la operosità del governo regionale che si esprime e si distingue in vari campi, come quello ambientale ed energetico, con soluzioni di valore europeo che da un lato porta la Puglia ad avere il primato in Italia nella produzione di energia pulita e dall’altro prepara la nostra regione a catturare interessi di nuovi investitori ed insediamenti industriali con gli immaginabili effetti positivi sia dal punto di vista produttivo che occupazionale.
Non c’è dubbio che in una regione nella quale vanno, sempre più, valorizzati anche il nostro patrimonio naturale, artistico, religioso ed enogastronomico per rilanciare il turismo, oltre che rianimare la nostra economia industriale, il capitolo delle infrastrutture diventa una componente decisiva per avviare uno sviluppo di sistema, solido e duraturo della nostra economia coniugato con il benessere più generale.
Dall’altra parte invece si continua con la polemica, ma allora:
· I dragaggi quando verranno realizzati?
· Le risorse FAS da destinare in questa direzione alla regione, quando saranno resi disponibili?
Le nostre popolazioni attendono risposte dal governo nazionale e dai suoi sostenitori locali.
Infine, poiché la Puglia è una importante regione del Mezzogiorno, o il Sud, nella volontà politica del governo nazionale, viene inteso come grande opportunità per risollevare le sorti della sua economia, delle sue popolazioni oltre che dell’intero paese, o c’è il declino culturale e socio-economico.
In questa direzione dunque, orientare gran parte dei progetti e delle risorse finanziarie, dentro un quadro nazionale di interventi, significherebbe da un lato dimostrare la volontà politica di ridurre gli squilibri tra Nord e Sud, dall’altro di rafforzare l’unità del paese e quindi guidarlo nella competizione globale nella maniera più preparata possibile.
Ad oggi tutti gli indicatori dicono che il Mezzogiorno non viene considerato in questi termini, con un governo privo di una qualsiasi attenzione organica verso il Sud lasciato al suo declino, come testimonia, tra l’altro, la sottrazione delle risorse FAS(Fondo Aree Sottoutilizzate) allo sviluppo del meridione.
D’altro canto, per una regione come la Puglia, ricca di grandi potenzialità inespresse, continuare a mantenere ostinatamente questo atteggiamento, significa registrare la irresponsabilità di un governo nazionale che impedisce, ad esempio, la realizzazione in questa regione, di un progetto di sistema infrastrutturale(strade, ferrovia, porto e aeroporto) che proietterebbe non solo la Puglia ma l’Italia verso la migliore concorrenza mediterranea, europea e mondiale.
A poco sono servite finora le sollecitazioni, in questa direzione, della regione Puglia, delle istituzioni locali per altro sostenute da una serie di iniziative di mobilitazioni come ad esempio quelle di restituire dignità alla stazione ferroviaria di Taranto, abbandonata al suo lento degrado e a cui sono state sottratte corse sia verso il nord che verso il sud.
Questi sono fatti, non poesia e dunque il nostro territorio rimane in attesa di risposte concrete non di polemica elettorale.
Santoro Luciano
Coordinatore Provinciale P.D.
Francesco De Ponzio
del Coordinamento politico provinciale