Ieri la consegna del modulo con venti posti letto attrezzati che, insieme al padiglione di Malattie Infettive, costituisce il MiniCovid
Un modulo di terapia intensiva dedicato ai pazienti Covid collegato al padiglione di Malattie Infettive, ma completamente staccato dal blocco oncologico. Il modulo è stato realizzato dalla Protezione Civile in collaborazione con ASSET, l’Azienda per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio del Regione Puglia, grazie al contributo straordinario della Banca d’Italia.
Alla presenza del presidente della Regione Michele Emiliano e del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, la consegna del modulo con venti posti letto attrezzati che, insieme al padiglione di Malattie Infettive, costituisce il MiniCovid. Per il direttore generale Rossi: “Un presidio fisso in caso di recrudescenza dell’emergenza sanitaria Covid”.
Consegnato ieri, alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il nuovo modulo con venti posti letto di terapia intensiva completamente attrezzati e dedicati a malati Covid. Con questa struttura, realizzata grazie al contributo straordinario della Banca d’Italia (che ha donato 4 milioni di euro alla Regione Puglia proprio per la realizzazione di queste strutture a Taranto e Brindisi), per opera della Protezione Civile in collaborazione con ASSET, l’Azienda per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio del Regione Puglia, e il padiglione Malattie Infettive, si viene a creare un mini padiglione Covid multidisciplinare. Poiché questo spazio prefabbricato è collegato funzionalmente con il padiglione di Malattie Infettive e Tropicali ma, come quest’ultimo, è completamente autonomo rispetto al monoblocco del Polo Oncologico.
Il modulo ha venti nuovi posti letto di terapia intensiva dedicati a malati Covid, che si aggiungono ai posti letto, già previsti, istituiti e in via di approntamento, nel Padiglione Infettivi. Sono ventotto posti di malattie infettive per pazienti Covid accertati, diciotto per pazienti sospetti Covid, dieci per pazienti di terapia subintensiva pneumologica e otto di osservazione breve per il 118 Covid. Nello stesso padiglione, ci sono anche gli spazi per il servizio della dialisi per pazienti ambulatoriali e una stanza di degenza per eventuali emergenze psichiatriche, ma anche una Tac dedicata esclusivamente ai pazienti Covid e una piccola sala operatoria/ambulatorio chirurgico per gli eventuali controlli post chirurgici nei pazienti Covid positivi.
“L’oncologico di Taranto - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - oggi dispone di 20 posti letto di terapia intensiva, posti letto che sono stati predisposti per l’emergenza Covid, che rimarranno qui per sempre e costituiranno per tutte le esigenze del territorio una sicurezza importantissima e straordinaria. Consentiranno all’oncologico di agire in futuro per la maggiore tutela della salute delle persone, di operare anche con maggiore ‘arditezza’ e soprattutto di avere un margine di sicurezza per le tante necessità dell’oncologia che in passato purtroppo non eravamo in grado di assicurare. Resta il fatto che è anche un dispositivo Covid molto importante. Questo ospedale è quello che ha avuto probabilmente la migliore performance in guarigioni, è stato uno dei primi a sperimentare i nuovi farmaci e soprattutto in generale la provincia di Taranto ha dato una prova nella gestione del Covid molto importante. È vero che Taranto è stata la terra del contagiato numero 1 in Puglia, ma è anche vero che è quella che ha avuto in proporzione meno conseguenze. Quindi i miei complimenti a tutta la comunità tarantina, a tutti i cittadini che hanno rispettato le regole, hanno indossato le mascherine e soprattutto hanno saputo rimanere a casa al momento opportuno, e complimenti a tutti i sanitari, alle persone che si sono misurate sotto la guida del direttore generale, del direttore sanitario e del direttore amministrativo e ovviamente mi permetterete di ringraziare anche in modo particolare il dott. Pisconti che oltre ad essere un oncologo di fama ormai più che nazionale, è stato un collaboratore essenziale. Grazie a lui questo switch abbastanza complesso da oncologico ad ospedale Covid si è realizzato senza problemi. L’oncologico ha ripreso perfettamente le sue funzioni e quindi è già tutto predisposto. Questo ospedale come avevo promesso è un cantiere di tutti i generi. Dietro a questo ospedale oncologico la comunità tarantina nutre la propria speranza di guarigione dalle tante malattie che purtroppo, dal punto di vista ambientale per colpa dell’ex Ilva, si verificano in questa provincia.”
Anche il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci è soddisfatto per questo potenziamento del Moscati: “Sulla sanità abbiamo da recuperare un certo gap, – ha dichiarato Melucci – ma il Presidente si sta impegnando per fare di più sulla spesa sanitaria per Taranto che è la seconda città della Puglia. In questi giorni abbiamo avuto anche un’altra notizia positiva, con il Consiglio di Stato che ha sbloccato il percorso per il San Cataldo, la nuova struttura che potenzia l’offerta sanitaria. Abbiamo ancora tanta strada da fare, ma i cittadini possono guardare con un po’ di fiducia all’operato delle istituzioni in questo frangente.”
Ha concluso gli interventi Stefano Rossi, direttore Generale della Asl di Taranto: “Grazie a questo padiglione, realizzato con il contributo di Banca d’Italia e della Protezione Civile, con venti posti di terapia intensiva, che si connette con il padiglione delle Malattie Infettive ma è staccato, perché è collegato tramite tunnel, dal monoblocco del Moscati, noi abbiamo realizzato un presidio senza bisogno di svuotare il polo oncologico, come abbiamo fatto nel passato, e siamo pronti per un’eventuale recrudescenza della pandemia. Ricordo che abbiamo fatto una scelta forte: quella di realizzare un presidio unico, non misto, dove abbiamo ricoverato tutti i pazienti Covid e anche i sospetti Covid. Questo, a mio avviso, è stato uno dei punti di forza del territorio tarantino che ci ha consentito di avere così pochi contatti e così poche situazioni di contagio: qui abbiamo avuto un massimo di 81 ricoverati. Noi oggi abbiamo realizzato un cosiddetto “mini-Covid” con 80 posti letto, pronti per un’eventuale recrudescenza della pandemia. Ricordo che siamo riusciti a mantenere inalterata l’offerta sanitaria di Oncologia ed Ematologia e addirittura abbiamo fatto dei trapianti di midollo durante il periodo del Covid. Però il sacrificio c’è stato. Noi oggi consentiremo all’Oncologia di rientrare nelle sue stanze con un’offerta ancora migliore.”
Ora, quindi, il monoblocco del Moscati ritorna alla sua vocazione originaria di Polo Oncologico per la provincia di Taranto con il rientro completo di tutti i reparti oncologici. Sono già rientrati e operativi il reparto di Ematologia, sia la degenza sia il day hospital, e la degenza di Oncologia. Il Day hospital di Oncologia e il C.O.R.O. rientreranno giovedì 11 giugno, mentre entro venerdì 12 giugno è previsto il rientro del reparto Otorino. Oggi anche il reparto di Pneumologia ha riattivato i posti letto di degenza con i posti di sub-intensiva per pazienti no Covid con sedici posti letto complessivi, di cui otto monitorati, mentre la settimana prossima verrà riaperta la Rianimazione per i pazienti no Covid.