Ieri l’incontro con la Capitaneria di Porto
“Sarà una strana estate”.
Era questa l’espressione ricorrente solo poco più di un mese fa, quando non si sapeva come e se gli italiani, nell’estate destinata a passare alla storia come quell’anno del Covid, sarebbero potuti andare al mare per trascorre le vacanze nei lidi della penisola.
Paraventi, plexiglass, passerelle: le ipotesi e le proposte avanzate per l’allestimento in sicurezza, facevano assomigliare gli stabilimenti balneari a campi di detenzione. Poi, a maggio scorso, con l’ordinanza del presidente Emiliano, sono arrivate le linee guida della Regione, e si è finalmente capito che il ridisegno delle spiagge private era molto più fattibile rispetto alle ipotesi avanzate in un primo tempo, e per i circa mille stabilimenti balneari pugliesi è iniziata la corsa all’allestimento dei lidi.
Siamo a luglio e finalmente, seppure in ritardo, anche i lidi della provincia di Taranto hanno risposto più o meno compatti all’appello.
“Ora possiamo affermarlo: il Covid non ha fermato la stagione balneare 2020” – commenta soddisfatto Vincenzo Leo, presidente prov. SIB Confcommercio- che, come da tradizione, anche quest’anno non ha voluto rinunciare a creare un momento di incontro tra gli operatori associati e i referenti della Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di Taranto. L’incontro si è tenuto a Marina di Leporano, a Lido Gandoli, e si è svolto in un’atmosfera di particolare cordialità, anche grazie alla disponibilità della padrona di casa, Marcella Alessano. Presenti per la Capitaneria i CP Massimiliano Pignatale e Nunzia Pezzella, ampia la rappresentanza delle strutture balneari di Ginosa, Castellaneta, Leporano, Pulsano, Taranto e Marina di Taranto, Marina di Lizzano, San Pietro in Bevagna e Campomarino.
Un momento di confronto sui temi inerenti le classiche problematiche di avvio stagione (si è infatti parlato di sicurezza dei bagnanti, di rispetto degli spazi di transito libero) lasciando fuori per una volta il problema delle misure anti- Covid ed il racconto delle difficoltà che gli operatori hanno dovuto affrontare in queste settimane per far ripartire le strutture, tra: prescrizioni, distanziamento di ombrelloni e nuove modalità operative (prenotazioni, pagamenti on line, tracciamenti etc.). In questi mesi in cui si è detto e scritto di tutto e di più sul tema, gli operatori hanno dovuto studiare a memoria le linee guida prima di far ripartire gli stabilimenti. La stessa consueta ordinanza della Capitaneria di porto (la n.241 del 2020) quest’anno rimanda - con l’abrogazione dell’articolo 8 (dell’Ordinanza di sicurezza balneare 152 del 2019)- alla articolata Ordinanza balneare della Regione Puglia.
“Insomma – commenta il presidente Leo- c’è voglia di recuperare una stagione che sembrava perduta e che invece tra il desiderio della gente di buttarsi alle spalle il ricordo dei giorni di isolamento e la tenacia degli operatori, ed un pizzico di ottimismo, forse andrà meno peggio del previsto. Intanto, proprio in queste ore giunge la notizia che l’Amministrazione comunale di Taranto ha approvato una delibera per consentire ai gestori di stabilimenti balneari di utilizzare ulteriori aree all'interno delle loro strutture, in modo tale da poter garantire il distanziamento previsto dalle norme. Decisamente una buona notizia, in un momento in cui davvero c’è bisogno di dialogo e di collaborazione tra pubblico e privato, ed in cui si spera che il buonsenso e l’equilibrio prevalgano, tenendo conto che poi sulla spiaggia libera viene a mancare qualsiasi forma di prevenzione e di controllo”.