L’intervento della presidente della sezione ISDE di Taranto
«Quanti morti ci vorranno prima di capire che troppi sono morti? La risposta, amico mio, soffia nel vento. “
cantava nel 1962 in Blowin’ in the wind Bob Dylan, ma non sapeva allora che a Taranto il vento non è forviero di buone notizie.
E’ strano come nella nostra città , martoriata da anni dall'inquinamento, qualunque cosa diventi lecita, normale, non faccia smuovere un capello a chi dovrebbe occuparsi della salute della popolazione.
Che in un quartiere intero in cui ci sono ampie rappresentanze di bambini, anziani, donne in gravidanza si respirino a pieni polmoni polveri sottili in quantità “industriali” sembra essere un fatto ormai naturale.
Se sei nato a Taranto e soprattutto risiedi al rione Tamburi le tempeste di polveri sottili provenienti dall’acciaieria che ha invaso, ricattato, abbrutito la città, sono incluse nel pacchetto nascita, iscritte per le conseguenze che arrecano, nella tessera sanitaria, previste nell’ itinerario scolastico dei bambini di scuola dell’infanzia, elementari e medie...o incise in una lapide sul portone della abitazione di molti...di troppi.
Studi scientifici pubblicati e accreditati hanno ribadito associazioni di rischio con cause di patologie tumorali e patologie non tumorali dovute alle polveri sottili che sono state classificate nel gruppo 1 (il più pericoloso) dalla IARC (Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro di Lione). Oggi quasi tutti gli epidemiologi ritengono che le polveri sottili siano responsabili di un significativo aumento del rischio di tumore e anche di problematiche cardiovascolari quali ictus e infarti. Preoccupano i tanti eccessi di decessi precoci e ricoveri in età pediatrica giovanile per tumori solidi e del sangue e per malattie respiratorie, inclusa l'asma.
E di asma si può morire!
Numerosi e solidi studi dimostrano che già l’esposizione in gravidanza ad alcuni inquinanti soprattutto in maniera acuta, così come accade durante le tempeste di polveri inquinanti, riduce la capacità respiratoria dei bambini e la situazione peggiora con esposizioni protratte dopo la nascita, fino a far aumentare l’incidenza di mortalità infantile o ad avere conseguenze in età adulta. Siamo riusciti a desiderare un reparto di oncologia pediatrica e abbiamo osannato quel qualcuno che ci permette di curare in loco i nostri bambini malati di tumore!
“Bambini malati” è quello che dovrebbe attirare la nostra attenzione, l’attenzione non solo dei medici, ma dei politici, delle istituzioni tutte. Non si muore solo di Covid-19, a Taranto da molto tempo si muore di ben altro, certo non si tratta di patologie contagiose ed è forse questo che rende queste morti più discrete, invisibili ???
A noi medici ISDE Taranto, continua a sembrare un assurdità che le istituzioni responsabili della salute, perpetuino in scelte scellerate che non tutelano la vita dei tarantini!
“Quante morti ci vorranno prima che si sappia che troppi sono morti”
quante tempeste di polveri sottili occorreranno prima che si smetta di studiare nei cittadini di Taranto l’incidenza delle patologie correlate all’inquinamento e si passi alla scelta di non far ammalare, le persone?
Insieme alle misure preventive anti-Covid è possibile prevedere un po’ di prevenzione e precauzione per i cittadini presenti e futuri di Taranto?».
Maria Grazia Serra
presidente ISDE Taranto