Le perplessità del consigliere comunale Fabio Pichierri
«Il rendiconto 2019 del Comune di Sava si chiude con un disavanzo di 980mila euro. Il dissesto è prossimo?».
E’ quanto rimarca il consigliere comunale di minoranza Fabio Pichierri, che fa riferimento al rendiconto di Bilancio approvato il 7 luglio scorso con i voti favorevoli della maggioranza e contrari dello stesso Pichierri, di Giuseppe Brigante e di Arturo De Cataldo.
«Forti contestazioni sono state mosse proprio dal consigliere comunale Fabio Pichierri, il quale ha contestato l’entità di tale disavanzo, imputandolo alla ormai risaputa gestione allegra della spesa negli anni» si legge in una nota. «Infatti, nonostante le casse comunali si siano giovate della vendita del “macello” e dei nuovi lotti cimiteriali, il rendiconto si chiude con un disavanzo così clamoroso.
Il sindaco ha anticipato che la copertura di detto disavanzo avverrà in quote da 65mila euro, spalmate in 15 anni. Pertanto, anche questa scelta è stata contestata da Pichierri, che ha denunciato la pesante ipoteca sulla azione amministrativa futura savese per i prossimi 15 anni. Sommata alla rinegoziazione dei mutui in capo all’ente sino al 2043, “porta potenzialmente ad una paralisi futura del Comune di Sava”.
Oltretutto, proprio su tale possibilità di spalmare il disavanzo in 15 anni, la Corte dei Conti per la Puglia ha recentemente sollevato questione di legittimità costituzionale che, qualora confermata dalla Corte Costituzionale, vedrebbe il Comune di Sava nell’impossibilità di dare copertura all’enorme disavanzo, e quindi prossimo al dissesto.
Ai cittadini bisogna dire il vero senza inganni o raggiri di parole».