«Come valutano questa serie interminabile di ripescaggi, i presidenti che non hanno voluto o potuto usufruire dell’“ascensore”, che hanno rispettato i verdetti del campo e che vedono le proprie squadre raggiunte o sorpassate di categoria?»
«Nel mio programma elettorale la parola d’ordine sarà MERITOCRAZIA. Tanto nelle assunzioni dei dipendenti con bandi di concorso aperti a tutti, tanto nella scelta dei tecnici e dei calciatori da convocare nelle rappresentative, tanto nei rapporti con le società. Quello che dirò ora potrebbe apparire impopolare. Poco importa. Ho calcato per tantissimi anni i rettangoli di gioco, lo faccio tuttora, e conosco benissimo le dinamiche di campo e di spogliatoio. Il nostro disegno rivoluzionario del calcio pugliese nasce con l’obiettivo di mostrare ai bimbi, agli adolescenti, ai tifosi ed a tutti i dirigenti che, a qualsiasi livello, come nella vita così nello sport, SOLO CON IL SACRIFICIO SI OTTENGONO I RISULTATI. E allora, per noi, chi vincerà i campionati, i play-off e le coppe, salirà di categoria. Chi arriverà in fondo alle classifiche, retrocederà. Punto. Il ripescaggio sarà una rarissima eccezione da concedere alle società che possiedono rigidi requisiti stabiliti all’inizio della stagione. Il merito sportivo, non “a chiacchiere”, verrà prima di tutto!
Quello che sta accadendo nell’anno di grazia 2020 in Puglia, lascia attoniti e non trova alcuna giustificazione nel maledetto Covid. Una serie mai vista di spostamenti di società in categorie superiori, prima attraverso il “ripescaggio” ed ora addirittura (C.U. n.26/2020 LND Puglia), con la novità dei “provvedimenti straordinari in sovrannumero” in favore di società che non avevano diritto a salire di categoria. Si tratta di promozioni ottenute su semplice richiesta avanzata dai presidenti o dai sindaci delle città. Ormai sembra che ognuno si possa iscrivere al campionato regionale che preferisce. Noi non condividiamo affatto questo modo di operare. Ed il risultato del campo? E le classifiche a che servono? Ed il merito sportivo?
Inevitabilmente le circa 50 società che hanno usufruito di questi due tipi di provvedimenti (casualmente emanati proprio pochi mesi prima delle elezioni) hanno accolto con gioia le decisioni del presidente p.t. del Comitato. Ma qualcuno si è chiesto cosa ne pensano le altre 180 società pugliesi votanti? Come valutano questa serie interminabile di ripescaggi, i presidenti che non hanno voluto o potuto usufruire dell’“ascensore”, che hanno rispettato i verdetti del campo e che vedono le proprie squadre raggiunte o sorpassate di categoria?
Un solo esempio, il più eclatante: come si sente il presidente del Corato che lo scorso anno IN ECCELLENZA ha vinto 16 partite su 25 arrivando secondo (oltre ad aver vinto la Coppa Italia Regionale ed in corsa per quella Nazionale) a giocare oggi nella stessa categoria del Grottaglie (non me ne vogliano l’ottimo presidente La Volpe ed il bravissimo mister Pizzonia), che lo scorso anno IN PROMOZIONE ha vinto 8 partite su 25 arrivando decimo? Io le risposte le ho».
Avv. Giulio Destratis