Fra le istanze l’approvazione del disegno di legge nazionale contro la misoginia e l’omo-lesbo-bi-transfobia, che la Camera tornerà a discutere il prossimo 20 ottobre
Fissato per il 23 maggio e più volte rimandato per via della pandemia, l’evento finale della terza edizione del Taranto Pride viene confermato per domenica 11 ottobre, in occasione della Giornata Internazionale del Coming Out.
L’appuntamento è per le ore 17 in piazza Maria Immacolata a Taranto, con mascherina, nastri colorati, bici e monopattini, per confrontarci, conoscerci, raccontarci, divertirci, rivendicare diritti e creare comunità.
Utilizzo della mascherina e distanziamento interpersonale sono conditio sine qua non: non dimentichiamo che libertà e responsabilità camminano insieme.
Il manifesto politico del Taranto Pride 2020 è stato presentato dal portavoce Luigi Pignatelli giovedì, presso il Centro Interculturale Nelson Mandela, nel corso del CinePizzaQueer.
Le rivendicazioni
Apre la lista delle istanze l’approvazione del disegno di legge nazionale contro la misoginia e l’omo-lesbo-bi-transfobia, che la Camera tornerà a discutere il prossimo 20 ottobre.
Si rivendicano il matrimonio egualitario, il diritto alla genitorialità per le coppie omosessuali, nonché il riconoscimento delle famiglie arcobaleno (già esistenti in gran numero, ma sprovviste di tutele giuridiche rispetto al genitore non biologico), parità sul piano retributivo fra uomini e donne, educazione sessuale nelle scuole e minori difficoltà burocratiche nel riconoscimento delle identità trans.
Seguono, sul piano regionale, la stabilizzazione del servizio del Policlinico di Bari per le persone trans, centro di eccellenza che tuttavia periodicamente subisce il duro colpo dell’assenza di fondi; nato nel 2003 come progetto infatti, il DIG – Day Hospital per l’Identità di Genere, non è mai stato ricompreso nell’organico dei servizi sanitari offerti dal Policlinico, con enormi problemi per le soggettività trans.
Come nel 2016 e nel 2019, il Coordinamento Taranto Pride chiede la chiusura dello Stabilimento Ex Ilva e di tutte le fonti inquinanti.
Ai Comuni delle provincia ionica viene chiesto di cofinanziare il centro rifugio gestito da Hermes Academy e Arcigay Strambopoli QueerTown, che accoglie le vittime di violenza omotransfobica e persone LGBTIQA+ con emergenza abitativa.
Aderiscono al Coordinamento Taranto Pride 2020
Hermes Academy
Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto
Centro di Ascolto e Osservatorio LGBTIQA+ di Taranto e Provincia
Centro Interculturale Nelson Mandela
Associazione Salam
Sportello MigranTA
Verdi Taranto
«I Verdi di Taranto - fa sapere la portavoce Eliana Baldo - aderiscono al Taranto Pride 2020 perché il binomio Ambiente e Diritti civili è per noi indissolubile. Difendere il diritto di essere se stessi nel rispetto della identità di genere rientra nel più grande capitolo che attiene alla giustizia sociale e per queste ragioni siamo con coloro che manifestano per un mondo più accogliente» .