«Questo governo di pagliacci sta uccidendo lo sport! Non siamo attività di serie B. La lotta inizia adesso»
E’ la frase scritta su uno degli striscioni mostrati dai dipendenti di una palestra tarantina che oggi, davanti a una struttura di viale Magna Grecia, si sono incatenati e hanno protestato contro le restrizioni imposte dall’ultimo Dpcm sull'emergenza Coronavirus. Esposti cartelli contro il governatore pugliese Michele Emiliano e il premier Giuseppe Conte.
«E' stato un decreto beffa - ha detto uno dei manifestanti - fatto all’ultimo momento, dopo che giovedì scorso il ministro dello Sport Spadafora ci aveva tranquillizzati dicendo che avremmo potuto continuare a lavorare rafforzando le misure di precauzione che erano già ferree. Stiamo ancora pagando i debiti maturati in 76 giorni di chiusura del precedente lockdown».
I gestori e i dipendenti delle palestre temono che «il 24 novembre - è stato spiegato - sia prorogata la chiusura. Non crediamo a queste false promesse. Non vogliamo l’elemosina del governo. Noi vorremmo soltanto lavorare con tutte le precauzioni ed eventuali altre restrizioni. Anche noi, come i bar, avremmo potuto chiudere alle 18 anticipando l’orario di apertura. Ora vediamo il nostro futuro catastrofico».