domenica 24 novembre 2024


06/11/2020 10:00:58 - Provincia di Taranto - Attualitą

Al “Giannuzzi” saranno “sacrificati” anche Chirurgia e Ortopedia. Ospiteranno pazienti Covid anche gli ospedali di Castellaneta e Martina. In pratica, sarà un’impresa trovare un posto-letto per i pazienti affetti da malattie no-Covid

Minicovid il Moscati di Taranto (era stato hub-covid nella prima fase), Giannuzzi di Manduria e San Marco di Grottaglie interamente riconvertiti in ospedali Covid, più altre aree Covid negli altri ospedali della provincia.

In sintesi questa la proposta di implementazione dei posti letto Covid avanzata dal management aziendale alla Regione.

Si tratta di portare l’assetto dagli attuali 93 posti letto già in funzione al Moscati (28 a Malattie infettive, 26 a Pneumologia, 20 nel padiglione Asset finora a gestione 118, 6 di terapia intensiva in Rianimazione implementabili di altri 13 per un totale di 19), ai 414 entro fine mese, arrivandoci in tre differenti step.

Primo step, o primo scenario, entro oggi 6 novembre: i posti letto Covid dovranno giungere a quota 157. Diventa ospedale – ma nelle more di lavori che andranno avanti almeno per 15 giorni - Covid anche il Giannuzzi di Manduria con 42 posti letto covid così suddivisi: 5 di Rianimazione, 37 di area internistica (20 di medicina interna e 17 di cardiologia).  Il post Covid di Mottola passa da 20 a 22 letti.

Secondo scenario entro il 20 novembre: si dovranno avere 289 posti letto Covid coinvolgendo anche altri ospedali. A quelli già riconvertiti, si aggiungeranno altri 30 posti letto in area chirurgica a Manduria (15 di Chirurgia generale e 16 di ortopedia), 44 posti letto di area internistica a Castellaneta (32 di Medicina interna e 12 di cardiologia) e 4 di terapia intensiva e sub-intensiva, nonché altri 40 posti letto di area internistica al momento attivi al Valle d’Itria di Martina (28 di Medicina, 12 di Cardiologia) e i 4 posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva. Altri 10 posti letto si aggiungeranno al post-Covid di Mottola.

Terzo step, invece, entro il 30 novembre, dovranno esserci complessivamente 414 posti letto Covid per cui, in aggiunta ai 289 predisposti, verranno riconvertiti in Covid 12 posti letto di pediatria dell’ospedale di Martina, 11 ex pediatria dell’ospedale di Castellaneta, 72 dell’ospedale San Marco di Grottaglie (interamente riconvertito a questo punto) e 12 posti letto del Pta di Massafra. Altri 18 posti letto di post acuzie verrebbero aggiunti a Mottola. Si tratta, fin qui, di una rimodulazione di posti letto pubblici «fatto salvo – dice l’Asl - l’eventuale coinvolgimento delle case di cura accreditate e contrattualizzate» che costituiscono il 60% dei posti letto a Taranto.

Strutture private del capoluogo ionico da coinvolgere, ha sollecitato ieri anche la Conferenza dei Sindaci indetta da Rinaldo Melucci ed allargata ai neo eletti consiglieri regionali del territorio e alla task force regionale per la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, presente Pierluigi Lopalco. I sindaci hanno esortato ad affrontare in breve termine una riorganizzazione di breve-medio periodo, attrezzando nuovi posti letto senza pesare sui pazienti di altre patologie, si legge in una nota di Palazzo di Città. Alla Asl i sindaci ribadiscono la richiesta di implementazione delle informative sull'andamento di contagi e quarantene, anche al fine di organizzare migliori servizi ai cittadini in difficoltà. La conferenza tornerà a riunirsi presto per monitorare gli sviluppi della pandemia sul territorio.

Sulle misure previste dall’Asl si pronuncia senza mezzi termini il segretario aziendale della Fp della Cgil, Mino Bellanova. «Ma se noi nei nostri ospedali teniamo insieme Covid e non Covid – afferma in un post su Facebook -, domani con chi ce la prenderemo? A Taranto abbiamo la possibilità di circoscrivere il Covid in contenitori sanitari non promiscui ma non si vuole fare».

In serata poi, i sindacati confederali hanno chiesto al Prefetto un incontro urgente con i vertici Asl proprio per fare chiarezza sulle azioni in via di programmazione.











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