Le 11 proposte avanzate in un comunicato, che vi proponiamo
«L’emergenza Covid, purtroppo, non sta risparmiando il nostro Paese.
Mercoledì scorso erano infatti 44 i cittadini savesi positivi al virus, mentre sono diversi i nostri concittadini in isolamento fiduciario.
Data la situazione, è probabile che i mesi che abbiamo di fronte saranno difficili e occorre quindi organizzarsi per tempo per tutelare la salute pubblica e le attività economiche e professionali.
Chiediamo quindi che l’amministrazione comunale affronti di petto la situazione e, a tal proposito, valutiamo come un primo passo positivo l’ordinanza emanata stamattina dal Sindaco Iaia, considerando che nei giorni scorsi avevamo auspicato un intervento sui luoghi più affollati sulla scia di quanto disposto dal sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò. Molti rimangono però i problemi in campo, e a tal proposito proviamo a suggerire alcune misure da adottare per contenere i contagi e alleviare le sofferenze dei soggetti più fragili e delle categorie produttive:
1) avviare immediatamente un tavolo di confronto tra amministrazione, forze politiche, associazioni e enti no profit, attività commerciali e farmacie per mettere in campo un servizio di assistenza delle categorie più fragili (a partire dagli anziani) che preveda, ad esempio, la spesa per alimentari e farmaci portata a casa da volontari (a Manduria e in altri comuni, ad esempio, la consegna dei farmaci avviene in convenzione con la Croce Rossa);
2) impegnare i mezzi comunali, in concerto con le farmacie, in un servizio straordinario di raccolta delle bombole di ossigeno già utilizzate. A tal proposito, potrebbe essere coinvolta anche la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, con la quale verificare la messa in atto delle azioni migliori per il ritiro della spazzatura dei positivi in isolamento domestico e delle persone in isolamento fiduciario;
3) istituire un fondo locale per accogliere donazioni private destinate a mezzi e macchinari, liberando così risorse pubbliche per le risorse umane (medici, paramedici, etc.);
4) fare rete con gli altri comuni limitrofi e avviare una cabina di regia intercomunale tra i diversi assessori ai servizi sociali per monitorare giornalmente il rapporto tra diffusione del virus e risposta del servizio sanitario locale, onde evitare il collasso totale del servizio sanitario e per individuare insieme le migliori risposte al disagio economico e sociale crescente;
5) verificare l’efficacia dell’ordinanza appena varata sulla chiusura momentanea dei luoghi maggiormente affollati e predisporre una fruizione in piena sicurezza di altri spazi (pensiamo al mercato settimanale che potrebbe svolgersi su una superficie maggiore garantendo maggiore distanza tra le bancarelle);
6) provvedere, attraverso fondi autonomi del bilancio comunale, a stanziamenti in favore delle fasce più deboli e degli esercenti e delle attività produttive in sofferenza, anche nella forma di sgravi fiscali e riduzione delle tasse comunali. Tali misure devono essere accompagnate ad una verifica puntuale dei requisiti, evitando di favorire soggetti che non ne hanno realmente bisogno;
7) avviare con urgenza un tavolo di confronto tra proprietari degli immobili ed esercenti per affrontare il nodo affitti, particolarmente sentito dai nostri commercianti, da imprese e professionisti;
8) al fine di promuovere lo smart working ovunque possibile e agevolare la didattica a distanza per famiglie, docenti e studenti, verificare con i rappresentanti di Telecom Italia lo stato della copertura tramite fibra e internet veloce nel territorio comunale, anche per quanto riguarda le contrade periferiche e le abitazioni in campagna;
9) tutelare i malati alle prese con altre patologie, coordinando enti no profit e associazioni per la fornitura di un servizio di trasposto oncologico. Sullo stesso modello si potrebbe pensare a forme di servizi di trasporto che riguardino anche altre categorie di malati;
10) attivare un fascicolo sanitario elettronico per decongestionare gli ambulatori e per velocizzare i dati clinici (nel pieno rispetto della privacy);
11) dilazionare l’accesso dell’utenza agli uffici comunali in modo da limitare le possibilità di contagio.
Qualora alcune delle misure proposte siano già in atto, chiediamo che ci sia una tempestiva e adeguata comunicazione.
Amministrare il paese in un momento così delicato richiede atti all’altezza dell’emergenza in cui ci troviamo e un impegno che non può limitarsi alle dirette sui social per aggiornamenti e informazioni sulla pandemia.
Riteniamo quindi che siano necessarie scelte lungimiranti e urgenti, per tutelare la cittadinanza e in primo luogo le categorie più fragili.
Su questo vigileremo e continueremo a far pervenire le nostre proposte costruttive e volte al bene dell’intera comunità.
La cittadinanza può contattarci e seguire le nostre attività attraverso l’e-mail unastradadiversasava @gmail.com o su Facebook (https://www.facebook.com/unastradadiversasava) e Instagram (https://www.instagram.com/unastradadiversasava)».
Il coordinamento cittadino di
“Una strada Diversa – Sava”