sabato 21 settembre 2024


28/12/2020 09:47:10 - Provincia di Taranto - Attualità

Le riflessioni del dott. Massimo Soloperto

«... ho guardato a lungo le mie mani prima di iniziare il quotidiano giro di telefonate ai parenti dei pazienti ricoverati..quelle mani che da lì a poco avrebbero composto un numero telefonico e che anni prima eseguivano la più dolorosa broncoscopia sul loro stesso padre mentre le lacrime appannavano l’oculare di un  broncoscopio....

Pronto? Si sono il dottor Soloperto dell’ospedale Moscati...

Si, dottore, l’ho riconosciuta,mi dica...

E io, spingendo il respiro con tutta la mia forza verso le corde vocali, nel timore di non emettere suoni per l’emozione e per i ricordi di quell’immagine che mi stava portando via mio padre, le dico:

Il suo papà purtroppo sta andando male..

Silenzio assoluto. A quel punto, per cercare di soffocare quel momento che scende per raggelare l’anima, elenco dati numerici di scambi respiratori, di percentuali di ossigeno, di pressioni impostate nel tempo sui ventilatori.

Il pianto dall’altro capo del telefono mi fanno smettere di commentare dei numeri asettici e impersonali e sento il suo pianto che rievoca le stesse lacrime che scendevano sull’oculare di un broncoscopio di molti anni prima.

D’un tratto la luce perenne del neon, il suono dei telefoni, il vociare degli infermieri e dei colleghi si spengono all’improvviso lasciando solo il quieto silenzio di una profonda umanità che si raccoglie nel bisogno di un amore e di compassione umana verso un dolore profondo che diffonde e contagia più di qualsiasi virus.

Dal mio fortino ospedale Moscati è tutto. Auguro a tutti voi una buona giornata»

 

Massimo Soloperto











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