A trovarli è stata Viviana Baldari. Il direttore delle Riserve Naturali Alessandro Mariggiò: «Abbiamo richiesto alla Regione il finanziamento per effettuare il monitoraggio della Posidonia e del coralligeno al largo della costa di Manduria»
Le mareggiate della scorsa settimana hanno riversato sulle spiagge del tratto orientale della provincia di Taranto anche alcuni organismi, della famiglia dei coralli, che popolano l’habitat coralligeno dello Ionio.
A trovare alcune specie dell’habitat coralligeno è stata Viviana Baldari, presidente dell’associazione “Torre Ovo & Friends”.
«Ho deciso di rimuovere dalla spiaggia di Torre Ovo almeno una parte dei detriti che le mareggiate hanno riversato: ho trovato tanta plastica, una cassetta di birre albanesi e rifiuti di ogni genere» racconta Viviana Baldari. «Mi sono poi imbattuta in due organismi simili al corallo. Sorpresa, li ho raccolti e poi fotografati».
La presenza di un habitat coralligeno nel mar Ionio è nota agli esperti.
«Nel mar Ionio il coralligeno si sviluppa sin dai 12 m di profondità» rende noto Alessandro Mariggiò, direttore delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale. «Il coralligeno è considerato il secondo più importante hot spot per la biodiversità in Mediterraneo, dopo la prateria di Posidonia. A tal fine abbiamo richiesto alla Regione il finanziamento per effettuare il monitoraggio della Posidonia e del coralligeno al largo della costa di Manduria».