Ha come finalità quella di aiutare i ragazzi ad avviare attività che riportino a ritmi di vita normale, mantenendo contatti con la scuola di provenienza, con i compagni di classe, con la propria aula e con la propria vita prima della malattia
Questa mattina presso l’ospedale SS. Annunziata si è svolta la cerimonia di avvio della “Scuola in Ospedale”. L’iniziativa, rivolta agli alunni della scuola primaria e secondaria di I e II grado, degenti presso il reparto di Pediatria ed Oncoematologia Pediatrica del nosocomio ionico, ha come finalità quella di aiutare i ragazzi ad avviare attività che riportino a ritmi di vita normale, mantenendo contatti con la scuola di provenienza, con i compagni di classe, con la propria aula e con la propria vita prima della malattia.
Erano presenti alla cerimonia il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Anna Cammalleri, il direttore generale dell’Asl Taranto Stefano Rossi, i dirigenti scolastici delle tre scuole coinvolte e gli insegnanti che affiancheranno i piccoli degenti.
Fare scuola in ospedale, portare i maestri in corsia dai bambini malati è fondamentale per la loro serenità oltre che per la loro formazione. La figura di un insegnante che segue il piccolo in ospedale è positiva sotto molti aspetti, perchè costituisce un fattore di “normalità” non facendo sentire il bambino ‘malato’ diverso dai bambini che stanno fuori e creando un “continuum” con il proprio vissuto scolastico.
Tale servizio avrà anche, tra i vari obiettivi, quello di personalizzare i percorsi formativi, valutare i limiti fisici e psicologici, creare benessere attraverso l’elaborazione di microprogetti di miglioramento come qualificazione dei tempi non occupati dalle cure mediche lettura, gioco, attività pratiche, lavorare sulle abilità di carattere trasversale (lettura, comprensione del testo, logica, etc.) e adottare metodologie coinvolgenti. L'organizzazione delle lezioni, e il loro svolgimento, sarà improntato al pieno rispetto delle necessità terapeutiche di ciascun alunno favorendo, altresì, l’uso delle tecnologie e permettendo, quindi, di superare differenti barriere e ostacoli.
"Abbiamo subito garantito il nostro sostegno a questo progetto, consapevoli di quanto sia importante la continuità didattica per i più piccoli, soprattutto in condizioni particolari come la degenza ospedaliera”. Questo il commento del sindaco di Taranto che così prosegue: “Lo abbiamo fatto attraverso la fornitura di dispositivi elettronici che facilitassero le lezioni a distanza, anticipando quel che stiamo realizzando in tutte le scuole medie cittadine, ossia una rete di aule "3.0" dove il rapporto docente/studente sarà mediato dalle più recenti tecnologie, migliorando l'esperienza della didattica a distanza".
“La “Scuola in Ospedale” - continua Stefano Rossi - assicura, alle alunne e agli alunni ricoverati, il diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale, nonostante la malattia, garantendo una continuità didattica, altrimenti impossibile. Ringraziamo l’Ufficio Regionale Scolastico, rappresentato oggi dal suo direttore, dott.ssa Anna Cammalleri, il sindaco e l’amministrazione comunale e la dott.ssa Deborah Cinquepalmi, assessore alla Pubblica Istruzione, per aver fatto partire in estrema sicurezza, insieme alla direzione dell’ospedale, una macchina organizzativa così’ delicata. Si sono garantiti degli spazi all’interno dei reparti, completi anche di stazioni multimediali e moderne tecnologie per la comunicazione, che ricostruiscono ambienti educativi idonei ai bambini e ai ragazzi garantendo, inoltre, un giusto sostegno ai disagi di qualunque specie, emotivi e psicologici, determinati dalla malattia”.
“Adesso si inizia, e per noi è una grande felicità, perché significa che la macchina della scuola non si ferma, e soprattutto non si ferma in riferimento ai bambini con maggiore difficoltà tra i quali quelli ricoverati nel reparto di oncologia e pediatria qui a Taranto”. Così commenta la dott.ssa Anna Cammalleri che prosegue: “E’ un grande successo aver portato la scuola in ospedale a Taranto e paradossalmente è un grande successo se riusciamo a portarla avanti nonostante un’emergenza che coinvolge tutta la scuola; è il segno della forza della scuola, che è presente e, soprattutto, è presente dove c’è più bisogno. Ci sono tre scuole che portano come dotazione un docente ciascuna, assegnato dal nostro ufficio. Questi docenti sono in contatto con i docenti e le scuole di provenienza dei bambini per poter continuare il percorso formativo che loro hanno già intrapreso. Voglio dire e sottolineare, con mio grande piacere e orgoglio, che a questa scuola in ospedale a Taranto, unica in Italia, abbiamo aggiunto al percorso per i bambini ricoverati qui in oncologia, anche un percorso per i bambini disabili che sono ricoverati in oncologia. Per cui c’è un docente di sostegno, oltre a quelli “di classe”, particolarmente dedicato a questa fascia di bambini”.