«Questa volta né Michele Emiliano, né i sindaci di Bari o Taranto potranno prendersela con un Governo ostile. La bocciatura evidentemente è strameritata»
“Complimenti a Procida. Per la Puglia un’occasione persa.
Il Mibact ha scelto, infatti, l’isola campana come Capitale della Cultura 2022. Ma chi, fino a ieri – anche postando su Facebook falsi pronostici - ha venduto fumo ai propri cittadini illudendoli che la scelta sarebbe caduta su Taranto o Bari, ha davvero creduto che bastasse solo una bella presentazione ad effetto, con spot realizzati da registi pugliesi per convincere la Commissione? Ha davvero creduto che bastasse puntare tutto sul contenitore e non sul contenuto per vincere la difficile sfida con altre città italiane? I dossier per la candidatura di Bari o Taranto (con i Comuni della grecìa salentina) oltre che le emozionati riprese dall’alto o dal basso, di lato o da dietro, con spesso i soliti testimonial, quali Piani finanziari, economici e di monitoraggio, ma soprattutto reali, avevano per convincere il Ministero a scegliere le nostre città? Per essere chiari: Procida è stata scelta per aver messo al centro la propria identità, che era sostenuta da una rete locale e regionale, pubblica e privata ben strutturata.
“Insomma, siamo alle solite, a una sinistra che ha la presunzione e la puzza al naso di ritenersi moralmente superiore quando si parla di Cultura, che non si confronta e non chiede aiuto o collaborazione a nessuno, che non fa rete sul territorio fra pubblico e privato… perché si considerano i più bravi! E questa volta né Michele Emiliano, né i sindaci di Bari o Taranto potranno prendersela con un Governo ostile… la bocciatura evidentemente è strameritata”.
Raffaele Fitto