L’intervento di Luciano Manna (VeraLeaks)
«Taranto sotto attacco di inquinanti cancerogeni ogni giorno. Alle 13,20 l’incendio è ancora in corso da più di un’ora al terzo sporgente del Porto di Taranto.
Una gru di una ditta esterna che lavora per conto dell’ex Ilva ArcelorMittal stava scaricando coke dalla nave ML Heron carica con 44 mila tonnellate di questo minerale ed ha preso fuoco per cause da verificare anche se è certo che il fuoco si è propagato dal motore della gru. Sul posto i mezzi dei Vigili del Fuoco di Taranto, la Polizia di Stato e in mare la Guardia Costiera che ha provveduto a far discostare immediatamente la nave dal molo.
La colonna di fumo nero è visibile da ogni punto della città ed è percepita dalla popolazione. C’è anche da specificare che la gru scaricava il coke con il tradizionale metodo a benna, un metodo assolutamente vietato dalle prescrizioni della revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2012, prescrizioni che furono poi modificate con il piano ambientale DPCM del 14 marzo del 2014.
Per questo motivo, grazie a leggi che hanno consentito violazioni di legge oggi Taranto continua a trovarsi sotto attacco di emissioni inquinanti cancerogene.
I Vigili del Fuoco sono ancora alle prese per domare l’incendio che dovrebbe aver bruciato l’olio lubrificante visto che l’incendio si è sviluppato nei vani motore della gru. L’incendio è stato domato intorno alle ore 14 e l’intervento prosegue con getti d’acqua sulle lamiere al fine di raffreddarle».
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