domenica 24 novembre 2024


12/03/2010 08:07:58 - Sava - Cultura

Un gioiello ideato da padre Pietro Ettorre e completato da padre Giocondo Scarinci

 
Sono le opere di indiscusso valore, che vengono riproposte e ripresentate in un modo più immediato e agevole.
La guida rende più familiare e fruibile il “monumento di fede e arte” ideato ed avviato da P. Pietro Ettorre e, quindi, condotto a termine, nella e con la chiesa di San Francesco, da P. Giocondo Scarinci.
La chiesa si presenta come un canto di lode a Dio Padre per mezzo di “quel povero e umile” Francesco, che entra “ricco di gloria” in cielo.
Oggi, ad opera compiuta, è dato ammirare, oltre gli aspetti tecnici e strutturali, la grandiosità architettonica dell’opera, che inizia quasi con un sospiro contenuto, per poi esplodere in una incontentabile gioia di luce spirituale.
E’ sufficiente fissare lo sguardo sulla calotta del Presbiterio e sulla seconda cupola, per avvertire come di là si irradi, con grande maestria, quel cantico di gloria, fra colori ed immagini, che rende la nostra chiesa, ad ogni visitatore, accogliente e familiare, vera “casa del Padre”.
Conoscere per amare!...La guida, supplendo alla lontananza dei particolari, con di­dascalie appropriate, facilita ed accresce l’ammirazione per tutto ciò che è messaggio di autentica vita cristiana.
Videro bene e lontano i nostri Frati: quanto oggi ammiriamo è tutto finalizzato alla gloria di Dio e del suo amante, Francesco di Assisi
 
La chiesa di San Francesco
 
La chiesa di S Francesco, denominata anche più co­munemente “Chiesa del Con­vento”, sorge nella parte sud-occidentale della città di Sava, nell’attuale via Roma, lungo la strada che collega Sava ad Aliano, importante sito archeologico ellenisti­co, romano e, in particolare, medievale; un tempo, infatti, vi era un casale omonimo, ubicato a circa tre km a ovest dell’attuale cittadina.
Il tempio, con orientamento nord-sud, presenta un frontespizio in stile neoclassico, con quattro lesene scanalate fino ad una certa altezza; queste terminano con capitelli ionici che reggono una trabeazione, sulla quale è posto un timpano triangolare. Al centro, in alto, sotto la trabeazione, fra due coppie di lesene, v’è una lunetta, rimasta aperta fino al 1971, anno in cui fu chiusa con un mosaico che riproduce il S. Francesco del Cimabue; al di sotto il portale d’ingresso.
Le due parti laterali della chiesa sono rimaste incompiute fino al 1982.
E’ possibile ammirare, già dall’esterno, la monumentalità e la grandiosità di questa chiesa, soprattutto giungendo da via S. Francesco; da qui, infatti, si può osservare il tempio in tutti i suoi principali elementi architettonici: la facciata in stile ioni­co, sormontata dalle due cupole, la piccola davanti e dietro la grande; di lato, a sinistra, lo svettante e meraviglioso campanile realizzato negli anni scorsi e inaugurato agli inizi del mese di ottobre del 1995. Al posto dell’attuale vi era un piccolo provvi­sorio campanile costruito nel 1937-38. Quello definitivo fu ini­ziato anche in quegli anni, ma i lavori s’interruppero ben presto per cui rimase solo una parte del basamento dell’altezza di circa 5 metri.
 










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