domenica 24 novembre 2024


11/03/2021 19:35:30 - Provincia di Taranto - Attualitą

Resta il dubbio per le scuole: secondo quali criteri individuare le categorie di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per garantire i servizi essenziali, i cui figli devono essere ammessi alla didattica in presenza?

La scuola

Nelle due province, da venerdì 12 marzo e fino al 6 aprile, tutte le scuole sono chiuse. Compresi "i servizi educativi all'infanzia", dunque gli asili. Private, paritarie, statali o comunali non fa differenza: "Le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza", si legge nell'ordinanza della Regione.

Le eccezioni sono quelle già sperimentate con le altre 10 ordinanze sulla scuola: possono frequentare le aule gli studenti disabili e quelli con bisogni educativi speciali. Tutti gli altri anche per le attività di laboratorio, ma sempre "garantendo comunque il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata".

C'è anche un altro spiraglio per essere ammessi in classe: "Gli istituti attiveranno le disposizioni del Piano scuola nella parte in cui prevede la frequenza in presenza degli alunni e studenti figli di personale sanitario o - si legge ancora nel provvedimento di Emiliano - di altre categorie di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per garantire i servizi essenziali". Tradotto: se sono un medico, infermiere, ma anche un ferroviere, per esempio, posso chiedere che mio figlio segua le lezioni in aula. Ma sempre "nell'abito di specifiche, espresse e motivate richieste". E anche in ragione dell'età del richiedente.

Le misure valide per tutta la regione

Sono le regole antiassembramento e sono valide già dalle 18,52 di mercoledì 10 marzo, quando Emiliano ha firmato l'ordinanza. Resteranno in piedi almeno fino al 6 aprile, salvo proroghe.

Il primo punto è il divieto di "stazionamento all'aperto". Non è possibile dunque fermarsi in tutto il territorio pugliese davanti alle scuole o in vie, piazze, lungomare, belvedere eccetera. Praticamente ovunque. Ci sono eccezioni? Sì, sono tre. La prima consente di fermarsi "se si è in solitudine".

Altrimenti posso farlo soltanto se chi mi accompagna fa parte della famiglia, in senso stretto ("nucleo familiare", dice il provvedimento) oppure è un convivente. Terza e ultima eccezione: è possibile fermarsi in gruppo "per usufruire di servizi essenziali". Pensiamo alla fermata dell'autobus, per esempio. In ogni caso resta l'obbligo di rimanere ad almeno un metro di distanza dagli altri.

Comunque, i sindaci possono adottare misure ancora più drastiche.

Bar e ristoranti

La Puglia, formalmente, è ancora in zona gialla. Me le regole generali potrebbero cambiare venerdì 12 marzo, se non prima. E la cabina di regia nazionale potrebbe classificare la regione, o almeno le due province nelle quali il virus picchia forte, in zona arancione o addirittura rossa.

Intanto, il governatore ha previsto da subito e fino al 6 aprile regole più stringenti.

I giorni feriali

Dalle 18 di tutti i giorni (e in tutta la Puglia) vale il divieto di consumare cibi o bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Festivi e prefestivi

Dopo le 18 è vietato anche l'asporto da qualunque attività commerciale autorizzata alla somministrazione di alimenti: non solo dai distributori automatici. L'unica eccezione è prevista per le aree di servizio lungo le autostrade o gli intinerari europei E45 ed E55, e per le attività che sono in ospedali, porti, aeroporti e interporti. Attenzione: il divieto di asporto vale anche per le attività che hanno un codice Ateco 56.3, ovvero i bar e altri esercizi senza cucina. Dunque, non sarebbe possibile prendere una merendina da un tabaccaio. Piccola curiosità: il codice Ateco 56.3 è cliccatissimo su Google e in cima alle ricerche su Internet in queste ore.

Il cartello e la mascherina

Tutti i negozi, alimentari e non, devono esporre all'ingresso del locale un cartello che indichi il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente in base ai protocolli e alle linee guida già in vigore. La mascherina va sempre indossata fuori e dentro i locali, deve coprire naso e bocca ed è possibile abbassarla solo al momento della consumazione e "per il tempo strettamente necessario".











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