Iaia ha inviato una lettera al direttore generale della Asl Stefano Rossi
«Continua a mancare la trasparenza nella campagna vaccinale pugliese e tarantina in particolare. Mentre ci sono fragili ed ultraottatenni domiciliari che attendono ancora di conoscere la data nella quale verranno vaccinati, continuano le vaccinazioni a determinate categorie ed a fortunati che, senza conoscerne le ragioni, ma immaginandole, continuano a beneficiare di questo insopportabile privilegio».
Inizia così un comunicato di Dario Iaia, sindaco di Sava e coordinatore provincia di Fratelli d’Italia.
«Per esempio, nei giorni di Pasqua e Pasquetta, solo alcuni, anche attraverso chat private, sono venute a conoscenza della decisione dell'Asl di Taranto di abolire il limite dei sedici anni di età per la vaccinazione dei caregiver e dei conviventi di questi soggetti fragili. Purtroppo, questa decisione non è stata comunicata in maniera istituzionale e, pertanto, tanti sono rimasti fuori .
Ora, apprendiamo che in un comune della nostra provincia, alcune categorie di dipendenti comunali, e non mi riferisco ovviamente alla Polizia Locale, sono stati vaccinate. E' chiaro che pretendiamo chiarezza anche su questo aspetto, così come su tutte le altre categorie che hanno goduto di una corsia preferenziale, quali i dipendenti regionali e di associazioni di categoria, associazioni varie, sacerdoti».
Questa è la nota che, in qualità di sindaco, in data odierna, Dario Iaia ha inviato al direttore generale dell’Asl Stefano Rossi.
«Si è appreso in data odierna - attraverso notizie riportate da alcuni organi di stampa locale - che diversi dipendenti di un comune della nostra provincia nella giornata di ieri sono stati sottoposti a vaccinazione anticovid19 in spregio al nuovo piano vaccinale.
In una situazione che vede tutta la popolazione in estrema difficoltà emotiva psicologica e lavorativa risulta inaccettabile che a fronte di prescrizioni e sanzioni per il contenimento del contagio si registra la costante assenza di regole certe per lo svolgimento della campagna vaccinale unica misura realmente decisiva per contrastare la diffusione del virus; con l’effetto di perpetuare un caos iniquo e dalla conseguenze potenzialmente tragiche.
Considerato quanto sopra si chiede maggiore chiarezza, trasparenza e correttezza sulla gestione delle liste di vaccinazione anticovid 19 e si resta in attesa della trasmissione del piano vaccinale attualmente in esecuzione in modo tale da garantire la trasparenza e l’equità nei confronti di tutti i cittadini dell’intero territorio provinciale.
In attesa di riscontro, porgo distinti saluti».