«Spero di vincere la mia personale guerra, ma vi prego: voi che state bene, state attenti. La coscienza civile è un dovere morale in questo periodo e vale più dei controlli degli organi preposti»
«Cari cittadini Avetranesi e non solo, permettetemi di espormi in prima persona se questo servirà a parlare alle coscienze di ognuno di voi.
Litigare non serve a niente. Ognuno di noi sa i sacrifici che si stanno facendo da più di un anno, ma credetemi sono nulla in confronto ad avere questo maledetto virus addosso
Sapete che cos’è la fame d’aria?
La febbre a 40 che ti viene a trovare puntuale alle 3 di notte da più di una settimana?
Vedere i parenti in videochiamata piangere per te?
Stare in ospedale insegna a ristabilire le priorità ti senti svuotata di vita e riempita di amore: dei parenti, dei dottori, degli infermieri perfino degli addetti alle pulizie. Credetemi se vi dico che siamo in guerra.
Si combatte sempre, sono stata educata così. Spero di vincere la mia personale guerra, ma vi prego: voi che state bene, state attenti. Torneremo alla normalità e allora potremmo andare a fare gli spritz, un pranzo in riva la mare, una partita di biliardo, una messa in piega, ci riprenderemo tutto quello che ci è stato tolto.
La coscienza civile è un dovere morale in questo periodo e vale più dei controlli degli organi preposti.
Una raccomandazione ai medici di base che stanno facendo uno sforzo immane, avvisate i vostri pazienti anziani che la prima dose e forse anche la seconda dose del vaccino non sono lo scudo spaziale di Golddrake e devono stare comunque attenti.
Vi prego condividete questo mio sfogo sui gruppi delle mamme, sui gruppi Bimby dove volete, purché arrivi a tutti la mia esperienza. Anche se servirà a salvare dal contagio una sola persona, avrò raggiunto il mio scopo».
Antonella