Il quartiere Tamburi potrà avere quell’area giochi che attende da tanto tempo grazie alla una raccolta fondi avviata dalla fondazione “Parole di Lulù”, voluta da Fabi e Shirin Amini per onorare Olivia, la figlia morta a due anni nel 2010 a causa di una meningite fulminante
I lavori sono partiti, e il quartiere Tamburi – quello a ridosso dell’acciaieria ex Ilva – potrà avere quell’area giochi che attende da tanto tempo. Il progetto risale a qualche anno fa: era l’esito di una raccolta fondi avviata dalla fondazione “Parole di Lulù”, voluta da Fabi e Shirin Amini per onorare Olivia, la figlia morta a due anni nel 2010 a causa di una meningite fulminante
Qualcosa finalmente si muove. Taranto avrà presto il Parco di Lulù, voluto dal cantautore Niccolò Fabi per i bambini della città. I lavori sono partiti, e il quartiere Tamburi – quello a ridosso dell’acciaieria ex Ilva – potrà avere quell’area giochi che attende da tanto tempo. Il progetto risale infatti a qualche anno fa: era l’esito di una raccolta fondi avviata dalla fondazione “Parole di Lulù”, voluta da Fabi e Shirin Amini per onorare Olivia, la figlia morta a due anni nel 2010 a causa di una meningite fulminante.
Da allora l’impegno sociale, nel suo nome, che ha visto “Parole di Lulù” sposare una serie di cause a favore dei bambini. Fra queste un parco a Taranto, nella zona della città più esposta al continuo ricatto salute-lavoro, all’inquinamento e alla sofferenza. Solo che sono passati cinque anni, e nulla finora si era mosso. “L’unico progetto che non siamo riusciti a portare a termine in dieci anni”, era stato il commento amaro di Fabi agli inizi del 2020. Ora, invece, la svolta è arrivata: “Avviato il cantiere – fa sapere il Comune di Taranto – il progetto sarà realizzato in un’area di proprietà comunale in via Verdi, adiacente alla scuola Gabelli”. Lì ci saranno spazi per i giochi dei bambini, una sala lettura e servizi.
Sarà una zona “in cui sia possibile giocare senza entrare in contatto attraverso la pelle e la bocca con le aree verdi che risultano a oggi contaminate”, come l’ha sempre voluta Niccolò Fabi, dal primo momento in cui il parco è stato immaginato. A metterlo a punto l’associazione “Parole di Lulù”, insieme con la Fondazione Pizzarotti – che ne ha curato la progettazione – e lo stesso Comune di Taranto. “Si tratta di un primo assaggio dell’opera di riqualificazione che investirà il quartiere nei prossimi mesi – ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci – con i due maxi lotti di lavori per complessivi 13 milioni di euro”. Il progettista, l’ingegnere Romano De Pace, assicura che il Parco di Lulù sarà pronto in quattro mesi. Si svilupperà su tremila metri quadrati, e vederlo ultimato sarà un conforto. Per i bambini dei Tamburi, per Niccolò Fabi e in memoria di sua figlia, per i tanti che nel 2016 parteciparono alla giornata di festa e raccolta fondi alla masseria Mangiato di Martina Franca.
Fonte: rete