domenica 24 novembre 2024


18/09/2024 07:09:04 - Provincia di Taranto - Attualitą

«La situazione sta creando le condizioni della completa scomparsa di una attività legata ad una tradizione millenaria che, nonostante tutto, continua a garantire molte centinaia di posti di lavoro»

Il settore della mitilicoltura a Taranto è in ginocchio. Proprio quest’anno abbiamo assistito alla gravissima morìa delle produzioni di mitili aggravata per giunta anche dalla perdita del seme: questo ulteriore danno pregiudicherà fortemente la produzione del prossimo anno.

A determinare questa ennesima tragedia economica, insieme all’innalzamento della temperatura, ha concorso la situazione di parziale utilizzo del primo seno del Mar Piccolo che determina un allungamento di maturazione del prodotto.

Tale situazione porterà irrimediabilmente alla completa scomparsa di una attività legata ad una tradizione millenaria che, nonostante tutto, continua a garantire molte centinaia di posti di lavoro. Non possiamo permetterci di perdere questi preziosi posti di lavoro che, invece, potrebbero svilupparsi a condizione di una migliore modalità di esercizio del lay out produttivo.

Le associazioni e i sindacati rappresentativi delle imprese dei miltilicoltori hanno svolto una grande attività di sostegno del settore ma in questa situazione di allarme hanno deciso di scrivere direttamente al Ministro. Ecco il testo della missiva:

«sono passati oltre sei mesi dalla nomina del prof. Vito Felice Uricchio a Commissario straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, avvenuta lo scorso 1 marzo 2024.

Tale nomina ci eravamo permessi di sollecitare con la nostra nota del 26 febbraio 2024 (all.1) con al quale indicavamo le grandi urgenze espresse dal territorio, che imponevano l’importanza di tale provvedimento, con particolare riferimento alle problematiche del Mar Piccolo di Taranto, il cui utilizzo, per motivi sanitari, è in larga parte vietato da oltre 10 anni per l’esercizio dell’attività di mitilicoltura.

La scelta del prof. Uricchio è stata grandemente apprezzata da noi, come da tutte la comunità locale, per le sue riconosciute competenze scientifiche oltre che per la grande sensibilità verso i problemi sociali del territorio.

Purtroppo constatiamo, con grande preoccupazione, che alla nomina del commissario, nonostante il lungo tempo trascorso, non ha fatto seguito la necessaria costituzione della struttura operativa di supporto.

Ugualmente non vi è notizia dell’avvio delle procedure necessarie a rendere disponibili risorse adeguate alla realizzazione delle attività di bonifica del Mar Piccolo, che riteniamo imprescindibili per sostenere e rilanciare la mitilicoltura jonica.

Una bonifica che l’intera comunità ionica considera irrinunciabile per la valenza ambientale (ricordiamo l’avvenuta istituzione del Piano regionale del Mar Piccolo) ed identitaria, cui sono legate grandi aspettative anche in termini di diversificazione dell’economia locale.

Il corrente anno 2024 ha fatto registrare una gravissima moria delle produzioni mitilicole aggravata dalla perdita del seme che pregiudica fortemente anche la produzione 2025.

A determinare questa ennesima tragedia economica insieme all’innalzamento della temperatura, ha concorso la situazione di parziale utilizzo del I° seno del Mar Piccolo che determina un allungamento di maturazione del prodotto.

Tale situazione sta creando le condizioni della completa scomparsa di una attività legata ad una tradizione millenaria che, nonostante tutto, continua a garantire molte centinaia di posti di lavoro.

Posti di lavoro che il territorio non può assolutamente perdere e che, invece, potrebbero crescere esponenzialmente se, finalmente, si creassero le condizioni per il migliore esercizio dell’attività.

Siamo fiduciosi nella volontà del Suo Ministero, espressa con la nomina del Commissario Uricchio, di dare concretezza alla volontà di riprendere con decisione i percorsi avviati, che ci auguriamo, anche grazie al Suo intervento, vengano al più presto accompagnati dalla ripresa dei lavori del C.I.S. (Contratto Istituzionale di Sviluppo).

Ulteriori ritardi porteranno inevitabilmente alla scomparsa di un pezzo rilevante di quella economia di Taranto che da anni sosteniamo di voler potenziare in un percorso di transizione economica ed ambientale».

 

AGCI AGRITAL TARANTO - EMILIO PALUMBO

UNCI AGROALIMENTARE - CARLA MACRIPO’

CONFCOOPERATIVE TARANTO/FEDERCOOPESCA - CARLO MARTELLO

LEGACOOP AGROALIMENTARE TARANTO/DIPARTIMENTO PESCA - COSIMO BISIGNANO

CASAIMPRESA CONFESERCENTI TARANTO – COSIMO D’ANDRIA

FAI CISL - ANTONIO LAFORTUNA

FLAI CGIL - LUCIA LAPENNA

UILA PESCA - VINCENZO GUARINO











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