Antonio Bosco, segretario Adiconsum Taranto Brindisi: «I calendari si attestano su prenotazioni a decine di mesi dopo, come per oculistica che comporta un’attesa di oltre 12 mesi, mentre per effettuare una Tac, anche tramite le farmacie non risulta possibile prenotarsi, dal momento che non risultano date calendarizzabili»
«Con l’emergenza Covid-19, anche nel nostro territorio Taranto Brindisi sono saltati pressoché tutti i parametri del servizio sanitario nazionale, in ordine a calendari, programmazioni di visite mediche e ricoveri.
Impossibile, insomma, ottenere prenotazioni per via telematica - e molte persone, specie gli anziani non hanno la possibilità di utilizzare tale sistema - né direttamente né attraverso i Centri unici di prenotazione (Cup); e poi i calendari si attestano su prenotazioni a decine di mesi dopo, come per oculistica che comporta un’attesa di oltre 12 mesi, mentre per effettuare una Tac, anche tramite le farmacie non risulta possibile prenotarsi, dal momento che non risultano date calendarizzabili.
Persino nei laboratori convenzionati moltissimi cittadini trovano difficoltà a causa delle c.d. Agende ancora chiuse.
Tutta questa situazione e l’assenza di informazioni precise, creano gravi difficoltà alle persone malate, specie ai meno abbienti ed agli anziani che, ovviamente, mancano di risorse finanziarie per curarsi, a pagamento, in strutture private.
Il Covid-19 pare abbia mollato la presa, perciò non ci si può più nascondere dietro la pandemia che ad esempio in Puglia, nel 2020, stando ai dati dell’Osservatorio nazionale Screening, ha determinato il calo del 29% di prestazioni ambulatoriali.
Si torni, dunque, ad un regime appropriate e compatibile con le necessità di salute delle persone, pertanto sia l’Asl/Ta che l’Asl/Br, rimuovano le innumerevoli inefficienze del servizio sanitario pubblico».
Antonio Bosco