Rosso è meglio
«Grazie a te sono viva! Il tuo sangue sarà sempre con me». Questo lo slogan scelto da Fidas-Avetrana Soccorso per promuovere la quinta edizione della campagna di sensibilizzazione sociale alla donazione del sangue.
La festa del papà di Avetrana molto di più di un’abbuffata di tria come da tradizione: in piazza Giovanni XXIII un’emoteca a quattro ruote sublima la ricorrenza di San Giuseppe dalle ore 8:30 alle ore 12:30, richiamando l’attenzione di semplici passanti e di sensibili donatori, ormai iscritti nell’elenco dei soliti noti a donare il sangue, sottoscrivendo non un patto bagnato nella linfa vitale nel senso massonico del termine, ma un atto d’amore per il credente, o un atto prezioso di responsabilità sociale per il laico più convinto.
Presente un’équipe medica ed infermieristica della ASL Taranto 1 del Centro Trasfusionale dell’omonima città che accoglie i neofiti, informa gli indecisi succubi della paura dell’ago, incontra i donatori abituali in confidenza con la donazione, sensibilizza la cittadinanza a compiere questo atto di civiltà verso sé stessi principalmente prima ancora che verso il prossimo.
Numeri di tutto rispetto per un bilancio in attivo di anno in anno: 50 i donatori in elenco, 45 quelli effettivi che anche quest’anno hanno risposto all’appello, 5 quelli che non hanno potuto per motivi di forza maggiore, 45 le sacche raccolte per sopperire alle urgenze da bollino rosso causate dagli incidenti soprattutto in estate che fanno aumentare in misura esponenziale il bisogno di sangue per salvare vite umane, destinato senz’altro a crescere il numero dei donatori.
Esprime tutta la sua soddisfazione e riconoscenza il presidente dell’ass. Avetrana Soccorso, sign. Antonio Minò, grato alla sua cittadinanza per la sensibilità mostrata in questa e nelle precedenti occasioni, ed orgoglioso finalmente di raccogliere i frutti di un impegno capillare a favore della donazione che ha assorbito molto del suo tempo nella consapevolezza che investire nella tutela della vita è una politica da comune virtuoso. Per una volta il sangue protagonista non della stragi balzate agli onori della cronaca
per la percentuale delle vite che si spengono sprecandolo, ma per la preziosa campagna di prevenzione a favore della raccolta di questa essenziale linfa, abbattendo le barriere di colore, appartenenza sociale, tendenza sessuale ecc; il sangue è blu sempre e non per la regalità del casato che rappresenta, ma perché accende la vita e non la spegne. Il presidente, attraverso il nostro giornale telematico, lancia una sfida: a luglio una nuova raccolta per salvare altre vite, superiamoci dimostrando che il sud è primo in qualcosa e non ultimo nella classifica del tutto.
per la percentuale delle vite che si spengono sprecandolo, ma per la preziosa campagna di prevenzione a favore della raccolta di questa essenziale linfa, abbattendo le barriere di colore, appartenenza sociale, tendenza sessuale ecc; il sangue è blu sempre e non per la regalità del casato che rappresenta, ma perché accende la vita e non la spegne. Il presidente, attraverso il nostro giornale telematico, lancia una sfida: a luglio una nuova raccolta per salvare altre vite, superiamoci dimostrando che il sud è primo in qualcosa e non ultimo nella classifica del tutto.
E noi sostenendo questa campagna in nome della vita non possiamo che sostenere questo appello sicuri nella risposta positiva dei nostri lettori disposti a sottoscrivere un patto di sangue in tutte le gradazioni del rosso e non solo quello Valentino.
Mimmo Palummieri