martedì 26 novembre 2024


19/09/2021 10:57:11 - Manduria - Cultura

E’ un albo illustrato che costituisce un classico imperdibile della letteratura per l’infanzia

Quando lo scrittore e illustratore Maurice Sendak pubblicò, nel 1963, “Where the wild things are”, albo illustrato che ancora oggi costituisce un classico imperdibile della letteratura per l’infanzia, uscito in Italia sei anni dopo per Emme Edizioni col titolo “Nel paese dei mostri selvaggi”, la critica stroncò aspramente l’opera, definendola pericolosa per i piccoli lettori, tanto che molte biblioteche statunitensi ne evitarono l’acquisto.

Estremamente sovversivo risultava, infatti, per l’epoca, il comportamento di Max, bambino vivace e disubbidiente che, spedito a letto senza cena - la più classica delle punizioni -, evade dalla sua stanza a bordo di un’immaginaria barca a vela e approda in una foresta popolata da “cose selvagge”, se vogliamo attenerci alla traduzione letterale del titolo originale, o, più precisamente, da mostri selvaggi dai giganteschi occhi gialli.

Ma la potenza evocativa delle immagini di Sendak, accompagnate da poche parole, che scompaiono nelle tavole in cui Max, proclamato re dei mostri selvaggi, dà il via alla “ridda selvaggia” al chiaro di luna, ha riscosso, e continua ancora oggi a farlo, un enorme successo fra quanti sfogliano il libro. Le figure mostruose e ipnotiche, dai malefici sorrisi aguzzi, che si ispirano a celeberrime opere della storia dell’arte (oltre che ai parenti antipatici e famelici che spesso invadevano la casa dell’autore da bambino), rappresentano il groviglio di stati d’animo che si agita nel cuore di bambini e adulti, un mescolio di rabbia, paura, slanci di coraggio, desideri di fuga, voglie di rivalsa che ogni giorno tentiamo di addomesticare nel nostro inconscio.

L’albo non ha un intento didascalico, non ha la pretesa di veicolare una morale, di inculcare un insegnamento: intende semplicemente narrare un’esperienza comune, della quale tutti noi siamo stati, non poche volte, protagonisti, strizzando l’occhio al più alto esempio letterario di viaggio interiore e di esplorazione di sé, quello della “Commedia” dantesca. Arrivare in Paradiso significa per il piccolo Max ritornare a casa, alla rassicurante e amorevole realtà familiare, e  trovare sul comodino la cena celda e profumata che gli era stata negata qualche ora prima.

Tra i sostenitori del successo del capolavoro di Sendak, troviamo l’ex presidente americano Barack Obama, il quale, quasi al termine del suo mandato, il giorno di Pasquetta del 2016, ha ospitato nel giardino della Casa Bianca un gruppo di bambini che hanno potuto condividere con lui e con la first lady la coinvolgente lettura di questo inossidabile albo illustrato.

https://www.instagram.com/p/BDg6PtkwiuA/?utm_medium=share_sheet

Per chi volesse approfondire, consigliamo la lettura dell’articolo di Anna Castagnoli disponibile a questo link:

http://www.lefiguredeilibri.com/2015/05/04/spiegare-mauricesendak-ai-bambini/

Max e i mostri selvaggi vi aspettano fra gli scaffali della biblioteca “Marco Gatti” di Manduria..

 

Archeoclub Manduria











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