mercoledì 25 settembre 2024


29/03/2010 07:33:04 - Provincia di Taranto - Attualità

Tre vittime alle porte di Taranto

 
Nove persone sono morte in meno di 24ore in Puglia in 5 distinti incidenti stradali avvenuti nelle province di Taranto (tre vittime alle porte della città), Brindisi (una coppia di fidanzati), Foggia (due motociclisti) e Bari (un uomo). Cinque sono i feriti, quattro dei quali in gravi condizioni. 

Ad arrotondare il bilancio, già tragico in mattinata, è stato nel pomeriggio l’impatto tra due motociclette sulla statale 89 che collega Foggia a Manfredonia. Lo scontro nel quale sono morti Enrico Vigilante, di 31 anni e Giuseppe Di Bello, di 39, entrambi in sella a una Yamaha R6, è avvenuto davanti a una stazione di servizio dalla quale uno dei due centauri stava uscendo senza accorgersi dell’arrivo dell’altro. 

Davanti allo stabilimento Ilva di Taranto, si erano registrate le prime tre vittime nell’impatto tra due auto: Marianna Camassa, di 46 anni, Donato Ristani, di 49 e Luigi Buono, di 60. Altre tre persone sono rimaste ferite, due gravemente. 

Due coppie di fidanzati sono rimaste coinvolte nel corso della notte, dopo una serata trascorsa in discoteca, nell’uscita di strada di una Lancia Y in provincia di Brindisi, sulla strada provinciale 74 che collega San Pancrazio Salentino a Mesagne. Sono morti Claudia Falconieri, di 25 anni, di Lecce e il suo fidanzato che guidava la vettura, Rossano Conte, nato a San Pietro Vernotico (Brindisi) e residente a San Pancrazio Salentino. Ferita l’altra coppia di fidanzati che era con loro. 

L'ottava vittima è Vito Giannini, di 37 anni, di Binetto (Bari), morto uscendo di strada con la sua automobile sulla strada provinciale Grumo Appula-Cassano Morge, nel barese.

Nel pomeriggio, in un altro incidente stradale, ha perso la vita Giuseppe Aloia, 31 anni operaio di Palagiano, residente a Castellaneta. La sua auto si è scontrata con una Fiat Punto condotta da Giovanni Fonseca, un 61enne di Palagianello all’incrocio tra la statale per Castelleneta e il bivio per Palagianello. L’impatto tra le due auto è stato devastante. Aloia è morto sul colpo. In prognosi riservata anche il conducente dell’altra vettura. Aloia lascia una giovane moglie e un figlio di pochi mesi.

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TARANTO - Quattro morti e cinque feriti gravi in due incidenti stradali. È il funesto record dell’ultimo fine settimana sulle strade della provincia di Taranto.
Sabato sera, alla vigilia della festa della domenica delle Palme, uno scontro frontale sull’Appia, alle porte di Taranto, tra una Bmw e un’Alfa 159, ha ucciso tre persone: un uomo di 60 anni Luigi Buono, stimato funzionario dell’Archivio di Stato e una coppia di genitori di Massafra, Marianna Camassa, 46 anni e Donato Ristani, 49 anni. Quest’ultimo, ingegnere, era molto conosciuto nel suo paese. 

L’incidente stradale è avvenuto nei pressi dello stabilimento dell’Ilva, poco prima delle 21. Quattro i feriti, tra cui una ragazzina di 13 anni, ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. I soccorritori hanno lavorato tutta la notte alla luce delle fotocellule. Nell’impatto sono morti sul colpo i due uomini alla guida delle rispettive vetture. Durante il trasporto in ambulanza è deceduta anche la donna. Migliorano, intanto, le condizioni della ragazzina di 13 anni. I medici sono riusciti a stabilizzarla e sperano di poterla dichiarare presto fuori pericolo. Le cause dell’impatto frontale tra la Bmw della famiglia di Massafra e l’Alfa 159 dei 4 tarantini non sono ancora chiare. Oggi i funerali delle vittime. 

Nel pomeriggio, in un altro incidente stradale, ha perso la vita Giuseppe Aloia, 31 anni operaio di Palagiano, residente a Castellaneta. La sua auto si è scontrata con una Fiat Punto condotta da Giovanni Fonseca, un 61enne di Palagianello all’incrocio tra la statale per Castelleneta e il bivio per Palagianello. L’impatto tra le due auto è stato devastante. Aloia è morto sul colpo. In prognosi riservata anche il conducente dell’altra vettura. Aloia lascia una giovane moglie e un figlio di pochi mesi.

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BRINDISI - È di due ragazzi morti, due feriti gravi e cinque contusi il bilancio di tre distinti incidenti verificatisi all’alba di nel Brindisino. Il più grave è avvenuto verso le 4.30 a circa quattro chilometri da Mesagne, lungo la provinciale 74 per San Pancrazio Salentino: quattro giovani del 1984 - Rossano Conte di San Pancrazio, Claudia Falconieri di Lecce, Donato Stridi di San Pancrazio e Francesca Tamborino di Lecce - rientravano dalla discoteca «Jaipur» di Mesagne quando l’auto è uscita di strada schiantandosi contro un Muretto di pietra. Per Conte e la Falconieri, che erano seduti da davanti, purtroppo non c’è stato nulla da fare: lui è morto sul colpo, lei durante il trasporto in ospedale. Il giovane che era seduto dietro rischia la paralisi degli arti inferiori mentre la ragazza che gli era accanto è in prognosi riservata, dopo un delicato intervento chirurgico. 

Solo ferite lievi, invece, per quattro ragazzi ostunesi usciti di strada alle porte della Città bianca e per un giovane ribaltatosi con una «Focus» sulla statale «613» Lecce-Brindisi, in prossimità dello svincolo per Cerano.

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FOGGIA - Due centauri sono morti alle porte di Foggia nel terribile impatto tra due motociclette di grossa cilindrata che rientravano nel capoluogo. Nello scontro hanno perso la vita Enrico Vigilante, 31 anni, nato e residente a Foggia e il concittadino Giuseppe Di Bello, 38 anni li avrebbe compiuti il prossimo dicembre, che lavorava in un negozio di generi alimentari: il primo è deceduto sul colpo, il secondo pochi minuti dopo il trasporto in ospedale dov’era giunto in stato di coma. 

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Foggia hanno eseguito i rilievi sul luogo dell’incidente e stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’impatto, che ha visto coinvolte due motociclette della stessa marca e dello stesso modello, «Yamaha R 6». L’incidente è avvenuto all’altezza dell’area di servizio della «Q 8» sulla statale 89, a sette chilometri dal capoluogo dauno. 

Secondo una prima ricostruzione da parte dei carabinieri, ancora in attesa di conferme peraltro, una delle due «Yamaha» (al momento gli investigatori non rivelano quale delle due vittime la guidasse) nel rientrare in città si sarebbe spostata verso il centro della carreggiata forse (ma non vi sono certezze sul punto) per immettersi nell’area di servizio. È stata travolta dalla moto gemella che procedeva nella stessa direzione di marcia: l’impatto è stato violentissimo e letale per i due centauri sbalzati dalle moto.










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