Dopo una riduzione per il lockdown del primo anno della pandemia, tornano a salire vertiginosamente i “numeri”, di fonte INAIL, sulla sicurezza sul lavoro sul territorio provinciale: morti bianche +50%, incidenti sul lavoro +14,9%, malattie professionali +46,9%!
Ieri l’ANMIL ha celebrato in tutta Italia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio di “Rai per il Sociale”, la 71ª edizione della Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
Quest’anno la Sezione territoriale ANMIL ha inteso organizzare, nel pieno rispetto della normativa Anti Covid-19, la manifestazione provinciale a Sava.
La manifestazione è iniziata presso la chiesa del convento Francescano, con la celebrazione della Santa Messa in suffragio di tutte le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, per poi proseguire in piazza Risorgimento, con la tradizionale deposizione di una corona di allora al Monumento dedicato alle Vittime degli Incidenti sul Lavoro; a seguire, infine, si è tenuta la cerimonia civile nel corso della quale sono stati consegnati i Brevetti e i Distintivi d’Onore.
Hanno partecipato alla manifestazione Daniela Angela Buccoliero, in rappresentanza del Prefetto di Taranto S.E, Demetrio Martino, il sindaco di Sava Dario Iaia, il sindaco di Torricella Francesco Turco, l’assessore agli Affari Generali e Risorse Umane del Comune di Taranto Annalisa Adamo, il presidente territoriale Anmil Giovanni Destratis, il direttore regionale Inail Puglia Giuseppe Gigante, il vicedirettore vicario provinciale Inail Taranto Guglielmo Leo, il consulente legale dell’Anmil Mariella Tritto, nonché autorità civili, religiose e militari.
Nell’occasione Giovanni Destratis, presidente territoriale Anmil Taranto, ha diffuso i dati relativi agli incidenti sul lavoro e alle malattie professionali denunciati all’Inail a Taranto e provincia nei primi otto mesi dell’anno in corso, confrontandoli con lo stesso periodo del 2020.
Giovanni Destratis ha annunciato che «dopo che nel 2020 avevamo riscontrato una significativa diminuzione rispetto all’anno precedente, quel 2019 con il lockdown del primo anno della pandemia (-33,9%), rispetto agli incidenti sul lavoro denunciati all’Inail a Taranto e provincia, quest’anno sono tornati a salire con una drammatica percentuale a due cifre: +14,9%, passando dai 1.936 dei primi otto mesi del 2020 ai 2.224 dello stesso periodo dell’anno in corso. È un dato terribile perché quello tarantino è più del doppio del dato regionale +7,1 e quasi il doppio di quello nazionale +8,5!».
Ha poi stigmatizzato come «sono tornati a salire anche i numeri delle cosiddette “morti bianche”: +50% passando dalle 5 dei primi otto mesi del 2020 alle 10 dello stesso periodo di quest’anno: questo dato è sostanzialmente allineato a quello regionale, ma non certo a quello nazionale che ha segnato un incoraggiate -6,2%!».
«Sono tornati a salire anche i “numeri” delle malattie professionali denunciate all’Inail sul nostro territorio – ha poi detto Giovanni Destratis – che registrano un preoccupante +46,9% passando da 669 a 983».
Proprio da questi ultimi dati è partita la riflessione hanno del presidente territoriale Anmil: «Purtroppo molte malattie professionali hanno tempi di incubazione lunghissimi, soprattutto quelle correlate all’inquinamento, come l’asbestosi: dobbiamo preparaci a fronteggiare aumenti sempre più importanti anche nel prossimo futuro».
«I dati relativi alla sicurezza sul lavoro sul nostro territorio provinciale sono drammatici – ha concluso il presidente dell’ANMIL Taranto Destratis – e devono portare tutta la comunità a riflettere insieme, Istituzioni e stakeholders, per individuare il percorso utile a contrastare gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Noi come ANMIL siamo pronti a fare la nostra parte e dare il massimo supporto per promuovere la cultura della prevenzione, ma questa lotta agli incidenti si vince solo operando tutti con un medesimo obiettivo: il rispetto della salute e della vita dei lavoratori».