Il dottor Matino: «Con questa raccolta fondi sosteniamo vari progetti sanitari, in particolare il “Progetto luce”, cioè la spesa necessaria per interventi chirurgici agli occhi di ammalati che rischiano di perdere la vista a causa dell’infezione»
Il volume “Operazione fuoco lento” è una breve raccolta di ricette gastronomiche sotto forma di aneddoti, curiosità e storie della nostra cucina. «Troviamo la ricetta del latte di mandorla fatto in casa, la storia della pasta al pomodoro, la preparazione di specialità particolari dal sapore di altri tempi, come il purè di fave o il baccalà sotto la cenere, e tanto altro ancora» ci racconta il dott. Pietro Matino, manduriano doc trapiantato da anni in Umbria. «Tutto grazie alla collaborazione di molti amici che, come me, hanno sperimentato direttamente le tecniche di cucina, arricchendole e personalizzandole con elementi di novità».
Iniziativa culturale, che si lega con un’operazione meritoria di solidarietà.
«Dulcis in fundo, è un racconto intrigante con forti indizi di ricette e specialità connesse con il progetto e gli obiettivi finali del libro. Infatti, il ricavato delle vendite di questa pubblicazione servirà a dare un contributo di solidarietà a Missione Lebbra ETS/onlus, ramo italiano di TLMI, The Leprosy Mission International, un’organizzazione umanitaria sorta nel lontano 1874 per iniziativa di un missionario irlandese, Wellesley Bailey.
Con questa raccolta fondi sosteniamo vari progetti sanitari, in particolare il “Progetto luce”, cioè la spesa necessaria per interventi chirurgici agli occhi di ammalati che rischiano di perdere la vista a causa dell’infezione. Per conoscere gli altri progetti si può visitare il nostro sito italiano www.missionelebbra.org o quello internazionale www.theleprosymission.org.
Oggi siamo già alla seconda edizione del libro, “Operazione fuoco lento 2”, dopo che la prima edizione è stata molto apprezzata e richiesta contribuendo già alla realizzazione di ben 10 pacchetti di interventi chirurgici per il Progetto luce.Per chi lo desidera, il libro si può ordinare sul sito italiano di Amazon».
Il dottor Matino ci illustra poi il “Progetto luce”.
«Il progetto è finalizzato a operare agli occhi gli ammalati di Lebbra che rischiano di perdere la vista. Questo perché la malattia irrigidisce i tendini dei muscoli palpebrali e l’occhio si disidrata e finisce per perdere la sua capacità vitale. Il primo a intuire e provare gli interventi ricostruttivi dei tendini danneggiati dalla Lebbra fu un ortopedico, il dottor Paul Brand, che per la prima volta nel 1948 ricorse alla chirurgia per ridare vitalità alle mani deformate ad artiglio. Successivamente, grazie anche all’aiuto della moglie Margaret, medico oculista, applicò la stessa procedura operatoria per ridare mobilità alle palpebre colpite dalla Lebbra. Il suo metodo segnò una tappa fondamentale nella chirurgia ricostruttiva delle deformità della Lebbra e ben presto fu apprezzato in tutto il mondo e ancora oggi rappresenta un punto di riferimento, non solo per gli ammalati di Lebbra, ma anche per le deformità causate da altre malattie che colpiscono l’apparato motorio, come la poliomielite».
Nato a Manduria, il dottor Matino da molti anni vive a Perugia, dove lavora come medico di famiglia. Ha studiato Sceneggiatura e conseguito un master in Scrittura Creativa; ha scritto libri, poesie e racconti (uno degli ultimi, Alga tossica, selezionato nell’antologia Un giallo per l’autunno di Apollo Edizioni nel 2020).
Tra le prime pubblicazioni figurano C’è ancora il Cielo, La lampada accesa, Mai dimenticare il gatto e Padre Nostro, quest’ultimo in collaborazione con Patrizia Gernini e Daniela Marcarelli.
Nel 2015 pubblica con Ciesse Edizioni il romanzo storico Il segreto della cripta messapica, Menzione di Merito al I Premio Internazionale Salvatore Quasimodo; nel 2018 L’affare Donnolo, finalista e Diploma d’onore al Premio nazionale “Giovane Holden”, segnalato per la qualità dell’opera al Premio Internazionale Dostoevskij Edizione 2020.
Si occupa di volontariato e attualmente è segretario nazionale del ramo italiano di TLMI, The Leprosy Mission international, un’organizzazione sanitaria cristiana internazionale contro la Lebbra.