Si tratta di un lavoro realizzato da Jacopo Benassi con gli ex combattenti e reduci
Cosa significa guardare, dire e ascoltare? Risponde Jacopo Benassi, che propone Warriors/Manduria, un lavoro fotografico realizzato con gli ex combattenti e reduci di Manduria. Sono loro che osservano, che sentono e che dicono il presente, senza mai trascurare il passato. Così la loro storia emerge dagli scatti dell’artista genovese, fotografo degli eccessi e della precisione, che mette in scena ritratti artistici intensi, insieme a close-up così particolari da diventare generici, così unici da diventare universali. Se l’orecchio, l’occhio e la bocca, sono gli strumenti per costruire la narrazione, sono anche un’invito per i più giovani a sintonizzarsi su quella stessa storia. Che, appunto, va ascoltata e guardata. Non solo. Gli scatti di Benassi raccontano anche della naturalezza di uomini che hanno contribuito a scrivere la Storia, con la maiuscola, del nostro paese. Davanti al suo obbiettivo infatti posano combattenti e reduci umani, in tutta la loro semplicità.
A ospitare la mostra, dal 28 ottobre al 7 novembre, sarà proprio l’associazione Combattenti e Reduci di Manduria, un luogo speciale, nel cuore della cittadina pugliese, appena ristrutturato e riarredato dal compositore e produttore Ferdinando Arnò con l’obiettivo di renderlo un luogo della cultura. E inaugura la stagione espositiva proprio con questa mostra, pronta a presentare a tutti, dentro e fuori i confini cittadini, uno sguardo combattente.
Jacopo Benassi è un artista visivo. Usa la fotografia come mezzo espressivo, ma non solo: negli anni ha creato mobili, arredi, prodotto fanzine e dischi, lavorato sui video, aperto club, ideato performance live. Collabora con diversi registi come Paolo Sorrentino, Daniele Ciprì, Asia Argento. Nel 2016 Mondadori ha pubblicato “Gli aspetti irrilevanti”, un libro a quattro mani con il regista premio oscar Paolo Sorrentino.
La mostra sarà visitabile da giovedi 28 ottobre fino al 7 novembre
Orario: 11- 13 e 18 – 20
Domenica chiuso