Scritto da Giulia Mirandola, Novella Volani, Micol Cossali, Mara Rossi e illustrato da Michela Nanut, il libro è stato pubblicato da Settenove nel 2020
In occasione dell’imminente Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra ogni 25 novembre ormai dal 2000, la Gattiana segnala la disponibilità, fra gli scaffali dedicati alle letture per bambini e ragazzi, dell’albo illustrato “Libere e Sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione”.
Il progetto editoriale di Settenove, che contempla una serie di pubblicazioni volte ad incoraggiare un’educazione paritaria dei giovani, si distingue per l’impegno nella “prevenzione della discriminazione e della violenza di genere”, nell’abbattimento degli stereotipi culturali e sociali, e nella diffusione di “modelli positivi di collaborazione e rispetto”. Lo stesso nome della casa editrice contiene in sé una data fondamentale, quella del 1979, appunto, anno in cui è entrata in vigore la Convenzione Onu per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne. Per l’Italia, la stessa data costituisce una “prima volta” importante: Nilde Iotti riveste la terza carica dello Stato con la nomina a
presidente della Camera.
Quest’ultima è protagonista, insieme ad altre 20 donne, dell’albo che recensiamo, un’opera a dieci mani realizzata da Giulia Mirandola, Novella Volani, Micol Cossali, Mara Rossi e Michela Nanut, che ripercorre le biografie delle 21 “madri costituenti”, le quali hanno affiancato, dal 25 giugno 1946, i 535 uomini, più frequentemente ricordati dalla Storia, che hanno scritto la Costituzione italiana. Le mani che hanno lavorato a questo volume diventano dodici se consideriamo la necessaria revisione scientifica di cui si è occupata Maria Teresa Morelli in qualità di componente della Società Italiana delle Storiche.
Il libro nasce da un complesso lavoro di ricerca e ricostruzione, che ha impegnato le autrici nella valorizzazione delle figure femminili che hanno conciliato, durante i lunghi lavori dell’Assemblea Costituente, le loro differenti età, provenienze geografiche ed esperienze pregresse, oltre alla pluralità di punti di vista politici che rappresentavano, in virtù del comune obiettivo di dar vita ad un cambiamento profondo per il Paese, dopo i vent’anni di dittatura fascista. Accompagnano i ragazzi nella lettura la comoda linea del tempo, che apre il volume e che riporta i fatti storici dallo scoppio della Grande guerra all’entrata in vigore della Carta costituzionale, e l’utile glossario che lo chiude, contenente le definizioni delle parole chiave della Storia del Novecento italiano.
Michela Nanut ha avuto il compito di realizzare, a posteriori, una foto di gruppo mai scattata, ispirandosi alle poche immagini “ufficiali” in circolazione e rielaborandole digitalmente attraverso l’uso di colori sgargianti, volutamente lontani dalle tipiche sfumature “seppia” delle foto storiche, al fine di rendere i 21 ritratti più familiari e contemporanei ai giovani lettori che scoprono, sfogliando l’albo, il fondamentale ruolo di queste donne, finalmente protagoniste della storia dell’Italia repubblicana e democratica, immortalate sullo sfondo dei simboli nazionali e nelle loro vesti abituali di lavoratrici ed attiviste politiche.
Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Adele Bei, Elsa Conci, Maria De Unterrichter, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Lina Merlin, Angiola Minella, Rita Montagnana, Maria Nicotra, Teresa Noce, Ottavia Penna, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio appartenevano a schieramenti politici diversi, ma
erano accomunate dagli stessi valori, condivisi già durante la resistenza, quando molte di loro affrontarono il carcere, il confino o la deportazione; lavoravano come insegnanti, operaie, giornaliste e impiegate, solo in tredici possedevano una laurea; mal tolleravano che i giornali parlassero degli “outfit”, diremmo oggi, che indossavano in Parlamento, piuttosto che delle proposte di rinnovamento ed emancipazione di cui erano fautrici.
“Anche se in netta minoranza, le onorevoli seppero fare la differenza. Se la nostra Costituzione afferma la parità dei diritti tra donna e uomo, è soprattutto per merito loro. A che punto ci troviamo oggi? Abbiamo raggiunto la parità delle opportunità che la Costituzione prevedeva già nel 1948? Sebbene i principi siano presenti nella nostra Carta fondamentale, le discriminazioni e i pregiudizi di genere esistono ancora e gli effetti nella vita quotidiana sono evidenti, in famiglia e sul lavoro. A ciascuna e a ciascuno di noi queste donne consegnano un pezzo della loro storia e ci invitano a proseguire il lavoro che hanno iniziato” (p. 7).
Per approfondire, consigliamo di leggere la rassegna stampa riportata sul sito della casa editrice al seguente link, insieme all’anteprima dell’albo, dalla quale sono tratte le immagini che completano questa recensione: https://www.settenove.it/articoli/libere-e-sovrane/3356
Segnaliamo, inoltre, la pagina di presentazione della casa editrice Settenove e del suo impegno a favore della prevenzione della discriminazione e della violenza di genere: https://www.settenove.it/chi-siamo.
Al link di You Tube, invece, è possibile ascoltare le parole delle cinque autrici dell’opera: https://www.youtube.com/watch?v=fBuyOkR68eI.
Le 21 madri della Costituzione italiana vi aspettano presso la biblioteca civica “Marco Gatti” di Manduria.
Archeoclub Manduria