Prevista la riduzione dei costi a carico degli espositori rispetto agli anni precedenti, se necessario anche attraverso la riduzione degli spazi a disposizione dell’Amministrazione per convegni e manifestazioni
Parte l’iter per l’aggiudicazione dell’appalto della Fiera Pessima, che dovrebbe ritornare nel 2022, dopo l’interruzione, causa Covid, nell’anno in corso.
«Muovendo dall’intendimento di tutelare e assicurare continuità alla Fiera nei suoi tratti distintivi tradizionali ed al contempo di apportare le innovazioni necessarie a rivitalizzarne lo svolgimento, il sindaco e l’assessore alle Attività Produttive hanno avviato negli scorsi mesi un’attività di confronto e consultazione degli stakeholders del territorio – associazioni di categoria e associazionismo locale – nell’ottica di una programmazione partecipata dell’evento, allo scopo di raccogliere suggerimenti e proposte» si legge nella delibera approvata qualche giorno fa dalla giunta. «All’esito della suddetta fase consultiva, si ritiene di dover fornire agli uffici comunali competenti le opportune direttive finalizzate a recepire le esigenze e le proposte emerse dal confronto con gli stakeholders del territorio, consentendone in tal modo la declinazione in chiave operativa.
In considerazione della complessità e della particolare rilevanza dell’evento, si dispone l’istituzione di un gruppo di lavoro interno all’Ente, nel quale siano rappresentati gli uffici a vario titolo interessati alla realizzazione della Fiera nonché ogni altra professionalità ritenuta utile, con l’obiettivo di assicurare, monitorare e coordinare la gestione amministrativa e tecnica di tutti i procedimenti a vario titolo connessi alla realizzazione dell’evento, a partire dalla procedura di gara.
Si recepiscono e si fanno proprie le esigenze e le proposte emerse dal confronto con gli stakeholders del territorio, quali associazioni di categoria e associazioni locali, fissando le seguenti direttive, da declinare in chiave operativa nei successivi atti di gestione di competenza degli uffici comunali interessati:
a) maggiore “settorializzazione” della Fiera attraverso l’adeguata valorizzazione degli spazi dedicati ai settori tipici e caratterizzanti dell’economia locale (enogastronomia, turismo, agricoltura e artigianato);
b) riduzione dei costi a carico degli espositori rispetto agli anni precedenti, se necessario anche attraverso la riduzione degli spazi a disposizione dell’Amministrazione per convegni e manifestazioni;
c) adeguata valorizzazione, nella procedura d’appalto, della coerenza delle soluzioni progettuali proposte dagli operatori economici con la vocazione caratterizzante l’evento fieristico e della presenza di elementi di valorizzazione della realtà locale, delle sue tradizioni e peculiarità culturali e produttive».
Sono stati previsti spazi espositivi coperti per oltre 2.500 mq e spazi espositivi scoperti per oltre 1.900 mq.
Il valore complessivo della gara è di 212mila euro.