La StartupItalia Community Award è stata promossa nell’ambito di SIOS21 Winter Edition. La premiazione ha avuto luogo lunedì sul prestigioso palco dell’aula magna dell’Università Bocconi
Si chiama Ncode, è una startup che permette a tutti di creare prodotti digitali senza conoscere linguaggi di programmazione ed è stata creata, circa un anno fa, dal manduriano Giuseppe Stranieri e dall’astigiano Lorenzo Lodigiani. Ha sede a Milano e, lunedì, ha ricevuto un importante riconoscimento: la StartupItalia Community Award. Grazie ai voti ricevuti attraverso i social, Ncode è risultata dunque la “Startup of the Year” per la community di StartupItalia.
Migliaia e migliaia di voti che, da gennaio a oggi, hanno dato un sostegno alle aziende innovative che più hanno fatto parlare di sè. Alcune per aumenti di capitali importanti, altre per interviste in cui parlavano di progetti futuri, altre ancora perché coinvolte dalla nostra redazione su trend e opinioni sull’ecosistema in forte crescita. Dieci di queste startup si poi sfidate in un torneo ad eliminazione diretta. A decretare la vincitrice la community attraverso un sondaggio sul Instagram di StartupItalia.
Sul palco dell’aula magna dell’Università Bocconi sono saliti, fregiandosi del Premio Community, i due founder di Ncode, la startup che aiuta imprenditori e professionisti a trasformare le loro idee in prodotti digitali, senza aver bisogno di conoscere e utilizzare linguaggi di programmazione. Questo è possibile grazie a una piattaforma e di sviluppo “senza codice” che offre interfacce grafiche immediate con le quali chiunque può sviluppare applicativi.
«Ncode è la prima realtà italiana di sviluppo attraverso metodologie No Code» hanno spiegato il manduriano Giuseppe Stranieri (nella foto in alto a destra) e Lorenzo Lodigiani. «La mission di Ncode (www.ncode.it) è quella di democratizzare le competenze di sviluppo per abilitare le persone a creare soluzioni digitali e innovare vecchi modelli di business, ottimizzando tempo e risorse economiche, abbattendo i limiti ad oggi presenti sul mercato.
Crediamo che un mondo in cui solo lo 0,3% della popolazione è in grado di programmare è un mondo che sta perdendo il 99,7% di opportunità.
Crediamo nel lavoro, nei sacrifici, nell’importanza del valore delle persone e che le cose fatte con dedizione e pazienza sono le migliori.
Stiamo costruendo le basi per la formazione dei “no coder” di domani, ambendo a realizzare il più grande ecosistema No Code in cui far incontrare talenti e aziende in un contesto in continua evoluzione.
Ncode è lo spazio in cui le idee si concretizzano, le persone si reinventano in nuovi lavori e le aziende ottimizzano i propri processi
Lo facciamo attraverso un catalogo di corsi in costante aggiornamento con il supporto di professionisti che lavorano quotidianamente con tool no code una community con cui confrontarsi quotidianamente e creare progetti digitali; offrendo sconti per aiutare gli utenti a dare vita alle proprie idee; attivando laboratori pratici per mettere in pratica ciò che si è appreso e promuovendo workshop di formazione aziendale e challenge con le aziende per trovare soluzioni innovative ai loro problemi».
Complimenti, dunque, ai due giovani founder di Ncode, che si sono fregiati di un riconoscimento molto ambito.