Vico: «Sicurezza e impatto ambientale tutte da verificare»
Sicurezza e impatto ambientale tutte da verificare. E’ quanto chiede il componente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, il tarantino Ludovico Vico, in seguito allo scoppio registratosi nella notte del 7 aprile scorso all’interno dello Stabilimento ENI di Taranto.
«Si tratta del secondo incidente nel giro di pochissime settimane» afferma il parlamentare del PD, facendo riferimento all’incendio sviluppatosi ancora una volta nell’impianto jonico, lo scorso 12 marzo e determinato da una fuoriuscita di cherosene, «e per tale ragione i due eventi possono essere correlati o non, ma comunque sintomo di qualcosa che va registrato come una anomalia.
Credo sia necessario lasciare agli organi di controllo e ispezione e agli esperti in materia di prevenzione e sicurezza l’analisi dettagliata delle cause e delle ripercussioni» dice Vico, «ma credo sia altrettanto indispensabile segnalare alcuni quesiti sui cui spero si possa ottenere celere risposta anche al fine di rendere le istituzioni e la pubblica opinione opportunamente informate su quanto accaduto».
Così il deputato tarantino avanza alcune precise domande che attengono non solo alla sicurezza degli impianti, ma anche al loro impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
«Chiedo di sapere l’incidenza di tale evento sulle emissioni in atmosfera, specie in relazione alle polveri – spiega Vico – cosi come chiedo di avere maggiori ragguagli circa la gestione dell’emergenza, ovvero la tempestività nell’informazione alle autorità competenti in materia e il grado di efficacia dello stesso intervento predisposto dall’ENI».