martedì 26 novembre 2024
Vico (PD): Cinquemila marinai gabbati dal Ministero della Difesa
«E’ la situazione paradossale, denunciata nelle scorse settimane da articoli di stampa, e ora diventata oggetto di una interrogazione che i parlamentari del PD hanno rivolto al Ministro della Difesa.
Si tratta del compenso forfettario di impiego (circa 50 euro giornalieri) che è destinato al personale di bordo impegnato nelle esercitazioni o nelle delicate missioni fuori area è “misteriosamente” scomparso dai compensi destinati a quasi 5000 militari che contavano sull’importante gratifica (considerato che lo stipendio medio va dai 1.200 euro per i marinai ai 2.000 euro per gli ufficiali – ndr) per far quadrare i conti di casa e per rifarsi almeno finanziariamente dai lunghi periodi passati in mare, in condizioni meteo difficili e lontano dalla propria casa e dai propri affetti.
In effetti» spiega Vico «di “misterioso” c’è ben poco . I soldi sono terminati e così i conti ora non quadrano. A farne le spese, però, non saranno né il Ministro con delega al Bilancio, Tremonti, né il Ministro con delega alla Difesa, La Russa, piuttosto i militari che il c.d. cfi (compenso forfettario d’impiego) lo hanno già preso e devono restituirlo e quelli che non lo hanno mai neanche visto da lontano.
Chiarisca il Ministro della Difesa le cause che hanno determinato questa paradossale situazione e soprattutto chiarisca se può avere influito la circostanza che ha visto la portaerei “Cavour” impegnata a prestare soccorso ai terremotati di Haiti attraverso una ordinanza della Protezione Civile contro ogni previsione legislativa in materia di invio di personale militare armato al di fuori delle acque territoriali;
Credo si tratti di una situazione assolutamente intollerabile» afferma ancora il parlamentare del PD, «specie se si considera che il compenso forfettario arriva in casa di famiglie con redditi spesso già super impegnati i mutui e tasse da pagare e che spesso il “sacrificio” di missioni pericolose e lontane da casa è il caro prezzo da pagare per uno spicchio di serenità in più».
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