Il forte vento di tramontana di ieri lo aveva spinto al largo: con un telefonino, il giovane ha richiesto il soccorso
Approssimativamente alle ore 13 di ieri, in zona Chidro, un avventore del mare munito di tavola SUP, a causa delle forti raffiche di vento di tramontana, resosi conto di non poter più guadagnare la riva, raggiunta una distanza importante dalla costa, ha inoltrato la chiamata di soccorso presso il 1530 (numero emergenza Capitaneria di Porto-Guardia Costiera) dal proprio telefono cellulare, che fortuitamente aveva con se.
La sala operativa ha subito inoltrato una richiesta di supporto alla Lega Navale di Torre Colimena per un primo e rapido approccio all’emergenza in atto. Pertanto il dirigente della struttura Jonathan Tieni si è portato sul posto via terra, raggiunto di lì a poco dal Comandante della Guardia Costiera di Campomarino Lgt. Cosimo Di Napoli.
In un primo momento non è stato facile individuare il malcapitato poichè effettivamente molto al largo. Grazie a un dispositivo ottico di ultima generazione, in utilizzo alla Lega Navale, è stato poi individuato. A causa delle avverse condizioni del vento si è preferito non intraprendere una rischiosa navigazione con mezzi nautici convenzionali, convergendo sull'impiego di un’imbarcazione “ognitempo” in utilizzo alla Guardia Costiera.
Il naufrago, monitorato costantemente da terra, è stato quindi recuperato in tempi utili da una motovedetta “Classe 800” a circa 1,5 miglia dalla costa. Motovedetta che l’ha poi tradotto nel porto di Campomarino, dove ad attenderlo c'era il personale sanitario del 118 per un controllo generale delle funzioni vitali: non era da escludersi infatti che fossero sorte problematiche legate ad un principio di ipotermia, considerando la protratta permanenza in acqua e la fredda giornata d’inverno.