«L’edificio va con una certa urgenza messo in sicurezza, con la impermeabilizzazione dei lastrici solari e il ripristino dell’integrità del muro esterno»
Un intervento urgente per salvare la torre di avvistamento costiera di San Pietro in Bevagna. E’ l’auspicio di Archeoclub Manduria, che ha già inviato una sollecitazione in tal senso all’Amministrazione di Manduria e alla Soprintendenza (ne abbiamo parlato in un articolo pubblicato ieri).
Oggi vi proponiamo alcuni passaggi della relazione tecnica dell’ing. Sergio De Cillis.
«Alla vista il paramento esterno presenta lacune, fessurazioni e rigonfiamenti. Si ritiene che il bolo (terra di consistenza argillosa) utilizzato come materiale di riempimento all’interno del doppio muro perimetrale stia aumentando di volume, a causa di infiltrazione delle acque meteoriche provenienti dalla copertura. Ciò può condurre alla espulsione, già parzialmente in atto, dei conci del paramento esterno, che crea ulteriori varchi alle infiltrazioni, provocando il defluire del materiale di riempimento. In tal caso, la parte superstite della muratura, quella interna, non sarebbe in grado di resistere alla spinta delle volte, con conseguenti instabilità e crollo.
L’edificio va con una certa urgenza messo in sicurezza, con la impermeabilizzazione dei lastrici solari e il ripristino dell’integrità del muro esterno.
Sarebbe fortemente auspicabile un consolidamento strutturale dell’intero edificio.
Alla luce di quanto segnalato, confidando nella volontà di tutti di salvaguardare un edificio così importante per la cultura locale, auspichiamo un tempestivo intervento».