«Non è una quarta rata, ma un aumento del 27% della Tari riferita al 2021 in un momento in cui i cittadini sono in difficoltà»
Riceviamo e pubblichiamo una nota del coordinatore di “Una strada diversa”, Enrico Consoli, e di “Sava in Movimento” Maurizio Chianura relativa al saldo della Tari per il 2021.
«Ci arrivano diverse segnalazioni relative al saldo della TARI 2021, come se si trattasse di una “quarta rata”. In realtà, purtroppo non si tratta di un errore ma del pagamento a saldo dell’aumento TARI relativo al 2021.
L’aumento quantificato della TARI 2021 è del 27%, in un momento in cui gli aumenti delle bollette e dei beni di prima necessità già colpiscono le tasche dei cittadini. Per non parlare di alcuni disservizi (come quelli relativi alla fornitura di bidoncini e sacchetti per la raccolta differenziata) e la situazione dell'Ufficio Tributi, da noi denunciata nella conferenza stampa del 21 gennaio, il cui sottodimensionamento sta provocando non pochi disagi ai cittadini e alle cittadine alle prese con ritardi, pratiche sospese e file estenuanti.
Questa situazione, lo ricordiamo, è anche frutto del mancato funzionamento dell'ARO, organismo deputato al coordinamento di nove comuni per il servizio di raccolta e trasporto rifiuto, commissariato da anni dalla Regione, che ha impedito che venisse bandita una gara unica con costi minori per la cittadinanza. Per i savesi, quindi, oltre al danno (gli aumenti), la beffa (i disservizi): è questo il modello che l'Amministrazione ha in mente per la cittadinanza?»
Il coordinatore di “Una Strada Diversa Sava” - Enrico Consoli
Il portavoce di “Sava in Movimento” - Maurizio Chianura