«Il Pug serve al nostro paese, ma che non è più al centro del dibattito e delle intenzioni dell’Amministrazione da tempo»
“Sava in Movimento” e “Una strada diversa” intervengono, con una nota congiunta, per commentare l’assenza di un Piano Urbanistico Generale a Sava, partendo dal recente fatto di cronaca. Ecco la loro nota.
«Nei giorni scorsi il nostro paese è tornato alla ribalta per fatti di cronaca che riguardano il settore urbanistico. Non sappiamo come andrà a finire la vicenda: la giustizia ha i suoi tempi e resta ferma la presunzione di innocenza sino alla conclusione dell'iter giudiziario.
Tuttavia, riteniamo che l’opinione pubblica savese abbia tutto il diritto di sapere cosa sia avvenuto, al di là delle rassicurazioni di circostanza del primo cittadino. Da parte nostra, vogliamo approfittare dell’accaduto per tornare a condividere con la cittadinanza il nostro punto di vista su un tema urbanistico molto delicato e importante, quello del P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), di cui il nostro paese dovrebbe dotarsi ma che non è più al centro del dibattito e delle intenzioni dell’Amministrazione da tempo.
Qualche settimana fa siamo rimasti perplessi per le dichiarazioni del sindaco in risposta alla nostra conferenza stampa del 21 gennaio: il primo cittadino, forse per giustificare l’immobilismo della sua Amministrazione, ha dichiarato di non essere convinto del fatto che il Piano Urbanistico Generale serva e possa rappresentare “uno strumento di sviluppo” in quanto “limitativo per l’edilizia”, arrivando persino a chiedersi se il Pug vada davvero approvato.
Ma il Pug, oltre a servire per limitare ove necessario il consumo di suolo per tutelare ambiente e territorio, è anche uno strumento di sviluppo economico perché consente di dotare il territorio di infrastrutture adeguate, non creando cattedrali nel deserto ed evitando pericolose promiscuità tra attività potenzialmente pericolose e insediamenti abitativi come già avviene adesso nelle aree destinate ad insediamenti produttivi. Un sistema di regole certe in grado di tracciare la strada dello sviluppo urbanistico con razionalità e regole certe. Quello di cui i cittadini, le imprese e tutti i portatori di interessi hanno bisogno. Di questo, la prossima Amministrazione non potrà non tenerne conto».