Annalisa Durante era una ragazza napoletana uccisa dalla camorra all’età di 14 anni: fu raggiunta da un proiettile durante una sparatoria
Torna sul podio l’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Sava e lo fa conquistando il 3° posto al concorso nazionale “Annalisa Durante – la forza rigeneratrice della memoria”, premio dedicato alla giovane napoletana uccisa dalla camorra all’età di 14 anni nel 2004.
Con due lavori in prosa e poesia, dal titolo “ANNALISA DURANTE” il primo e “DURANTE una giornata come tante altre” il secondo, le classi 2ª e 3ª F hanno concorso con altre 114 candidature, presentate da 5000 studenti provenienti da 70 scuole di 15 regioni italiane. La premiazione si è tenuta nei giorni scorsi, in modalità on line seguendo “Radio Siani – La Radio della legalità” ed è stato in questa occasione che le classi hanno appreso, in corale esultanza, di aver conquistato uno dei gradini del podio, grazie ad un’opera della classe 2ª.
“È un anno proficuo per i nostri alunni – riferisce con soddisfazione Anna C. Calabrese, dirigente dell’I. C. Giovanni XXIII di Sava. In particolare questo concorso è stato per i ragazzi diverso da tanti altri perché non ha prevalso la fantasia, la scrittura creativa, ma le emozioni ed è stata una magnifica lezione di legalità, in linea con i percorsi di Educazione Civica attivati nella nostra scuola”.
Annalisa Durante morì il 27 marzo 2004, incrociando la traiettoria di un proiettile rivolto verso un boss dell’ndrangheta napoletana. Ma caparbiamente si sottolinea che Annalisa era al posto giusto al momento giusto, perché quel 27 marzo era un sabato sera e lei era una giovane ragazza di 14 anni riunita davanti ad un bar con gli amici, per usufruire di tutto quello che Forcella offriva ai giovani di quell’età per socializzare; non era Annalisa dunque, “fuori posto”, ma l’assassino e insieme a lui il concetto di violenza, di vendetta e di illegalità, che ovunque e sempre è nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ed infine quel dolce pensiero che i giovani autori della 2ª F dedicano alla sua figura: “Caro diario, anche se scrivere queste pagine è stato triste e doloroso, ne è valsa la pena, perché il ricordo della vita spezzata di Annalisa non cada nell’oblio ma serva da monito a tutti a preservare la propria vita e quella degli altri ogni giorno”.