«Dal giorno dopo, i problemi dei bambini autistici restano irrisolti: senza assistenti all’autonomia ed alla comunicazione, senza OSS e senza personale specializzato»
Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo: il giorno dopo, terminate le passerelle, i tanti e gravi problemi con i quali sono costretti a convivere i bambini autistici restano tali.
Fabiola Molendini, che da anni combatte un sistema estremamente deficitario e penalizzante, esprime la propria delusione attraverso un post pubblicato ieri sul suo profilo Facebook, che vi proponiamo.
«Mi raccomando, oggi ricordatevi di non sedervi sulla pittura ancora fresca delle panchine che avete dipinto, rischiate di sporcarvi i deretani di blu.
Ricordatevi di spegnerle poi le luci che accendete questa sera, così risparmiate.
Ricordatevi di toglierla la fascia con la quale avete sfilato, prima di mettervi a letto.
Ricordatevi anche però che domani gli autistici tornano a scuola, senza assistenti all'autonomia e alla comunicazione, senza OSS e senza personale specializzato. Quindi... gli autistici non tornano a scuola.
Ricordatevi che le terapie specialistiche per le persone autistiche non sono accessibili a tutti.
Ah...ricordate anche che gli autistici non hanno palestre, centri diurni specializzati, piscine, etc.
Andate a festeggiare questa sera. Che le luci vi illuminino quelle menti vuote e aride.
Magari si accende una lucetta anche per voi.
Certo che il coraggio di prendere in giro tutti gli autistici non vi manca!
Ma ieri, 2 aprile, l’avete confusa con la giornata della sfilata di sindaci e assessori?
Perché lunedì non vi fate un po' di giri a scuola, anziché prendere vento inutilmente stasera?».
Fabiola Molendini termina il post con tre hashtag: #ipocrisia, #sfilate, #vetrine