Si fa riferimento all’Amministrazione del 2016, ma ci si dimentica di citare gli amministratori che molto prima fecero la scelta dell’attuale sito del depuratore…
Riceviamo, e pubblichiamo, integralmente, una nota congiunta di Città Più, Movimento 5 Stelle e Movimento Democratico con Manduria sulla scelta che l’Amministrazione (crediamo i soli consiglieri di maggioranza) sta per approvare in Consiglio sul depuratore.
«Le forze politiche Città Più, Movimento 5 Stelle e Movimento Democratico con Manduria, nell’ottica di una corretta informazione, esprimono il proprio pensiero sulla questione depuratore e trincee drenanti.
L’acqua è una risorsa per il nostro territorio. Non è il momento di fare polemiche sterili ma di essere tutti uniti a fronte di un obiettivo comune. La situazione si trascina oramai da troppi anni con danni incalcolabili all’ambiente: in questo momento l’attuale impianto di depurazione non è a norma e presto non sarà più in grado di sostenere la richiesta di allacci. Lo sviluppo della nostra città, del nostro turismo, passa attraverso un impianto che permetta di ampliare la rete idrica e fognaria dell’intero territorio di Manduria che ancora ne è sprovvista per un buon 40 per cento. Tutto ciò è necessario anche per mettere in funzione la zona industriale e servire le marine, per le quali gli sforzi profusi dall’intera comunità e dalle Amministrazioni hanno permesso di evitare la soluzione dello scarico a mare. L’attuale maggioranza del Consiglio comunale di Manduria prosegue con responsabilità quanto intrapreso dall’Amministrazione del 2016 che approvò la scelta delle trincee drenanti in località masseria Marina. La tecnologia all'avanguardia applicata al futuro impianto di depurazione, e la particolare soluzione per il recapito delle acque di eccezionale qualità, consentiranno l’arricchimento della falda e, in futuro, il riutilizzo per scopi agricoli, che potrà solo giovare alla ricchezza dell'ambiente, del paesaggio e del territorio, senza alcuna compromissione dei terreni dove sono previste le vasche e le trincee drenanti. Una tecnologia già utilizzata con successo in altri Comuni e territori, che hanno tratto vantaggio per le loro comunità».
Città Più
Movimento 5 Stelle
Movimento Democratico con Manduria
Sin qui la nota congiunta dei tre partiti.
Poiché siamo ancora una volta chiamati in causa laddove si pone nuovamente l’accento sulla “corretta informazione”, non esitiamo a replicare.
Ancora una volta l’Amministrazione si dimostra pavida quando si tratta di “colpire” gli organi di informazione. Si spara nel mucchio, temendo, evidentemente, di indicare chi sarebbe il reo della “scorretta informazione”. Crediamo che gli elettori di Manduria dai concittadini delegati a sedere sugli scranni di Palazzo di Città si aspettano “corretta amministrazione”, più che lezioni sulla corretta informazione.
Si aspettano, solo per fare alcuni esempi, che gli amministratori siano sempre sinceri, che qualcuno non privilegi taluna strada da asfaltare anziché un’altra e, in particolare, che siano capaci di risolvere i problemi della città. Solo per fare qualche esempio… Dopo un anno e mezzo alcune di queste aspettative sono state deluse….
Entrando nel merito della questione, che l'acqua sia una risorsa, è fuor di discussione, anzi è stato sempre ribadito da tutti e pertanto non è questo il punto.
Ma strumentalizzare questa necessità, da tutti assolutamente condivisa, rispetto invece alla soluzione del recapito finale, per il quale si dovrebbe optare per la migliore possibile per la comunità, sia sotto l'aspetto ambientale che sociale, riteniamo non sia eticamente corretto, nè una valida giustificazione per accettare passivamente come sito un sito proposto da AQP, soprattutto mai accettato dalla città, come esattamente per il sito del depuratore a Urmo Belsito!
E tutto questo senza la benchè minima volontà di vagliare soluzioni decisamente meno impattanti e a portato di mano, che invece vengono scartate a priori e senza il coinvolgimento di tutte le forme associative e le forze politiche, nonchè della cittadinanza di altri Comuni coinvolti ed altri enti, tra cui il consorzio Arneo, che è certamento parte coinvolta.
Circa la bontà e la validità di tale soluzione, indicata come "all'avanguardia" e da molti Comuni pugliesi su cui è in esercizio indicata come "altamente impattante", il giudizio finale su questa scelta lo daranno i posteri.
Un altro passaggio ci sembra doveroso. Ci si ricorda dell’Amministrazione del 2016 (a tal proposito: anche qui è sfuggito di fare nomi e cognomi?), ma poi si dimentica di far riferimento all’Amministrazione da cui partì tutto l’iter del depuratore.
Qualcuno ci può aiutare a ricordare chi era il sindaco e chi era l’assessore ai Lavori Pubblici?