Ecco il passaggio di Legambiente Puglia in una nota diffusa al termine di una iniziativa che si è svolta a Erchie
«No a nuovi percorsi amministrativi che ne ritarderebbero ulteriormente l’avviamento».
E’ quanto sostiene Legambiente Puglia in una nota diffusa all’indomani di una iniziativa che si è svolta a Erchie. Ecco il passaggio che riguarda Manduria.
«E così anche l’impianto di depurazione consortile di Manduria, ormai realtà esistente, deve assolutamente proseguire il percorso che porterà al suo avviamento. Sono passati quasi venti anni e non si può attendere oltre. Le legittime opposizioni e proteste che sono state ed abbiamo anche noi portato avanti per scongiurare lo sversamento dei reflui in mare attraverso la condotta sottomarina ci hanno consentito di raggiungere lo scopo prefissato ma, di riflesso, hanno provocato un dilatamento dei tempi di realizzazione che ha imposto fino ad ora l’utilizzo del vecchio impianto di depurazione esistente.
Questo, di fatto ha provocato, provoca e continuerà a provocare un disastro ambientale, più grave persino dello sversamento di reflui in mare che causa problemi sanitari gravissimi e incalcolabili. Oggi non è pensabile provocare un ulteriore dilatamento dei tempi di avviamento dell’impianto di depurazione, neanche attraverso nuovi percorsi amministrativi che ne ritarderebbero ulteriormente l’avviamento.
Il ritardo dell’avviamento dell’impianto di depurazione, della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane è una realtà che pesa sullo sviluppo della nostra comunità. Questo sta provocando danni che le Amministrazioni devono impedire con ogni mezzo, atteso che siamo al limite delle fattispecie penalmente rilevanti. Deve essere noto a tutti che l'assenza e l'insufficienza di sistemi di raccolta e di trattamento delle acque reflue sono idonee ad arrecare pregiudizio all’ambiente ed alla salute dei cittadini».