Durante il periodo estivo viene ordinata la cessazione della diffusione di musica e canti entro le ore 23 nei giorni feriali, entro le ore 24 nei giorni prefestivi e festivi
Un altro provvedimento destinato a far discutere è stato varato dall’attuale Amministrazione. Il sindaco ha infatti emesso un’ordinanza attraverso la quale impone alle attività di somministrazione di alimenti e bevande del centro abitato la chiusura dalle ore 01 alle ore 3,30 di tutti i giorni. Altre restrizioni sono previste per quel che riguarda la diffusione di musica.
Ecco la parte principale dell’ordinanza pubblicata sul portale del Comune.
«Ai titolari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che operano all’interno del centro abitato di Manduria e con particolare riferimento alle zone centrali (centro storico e zone limitrofe)
1. la chiusura delle attività di somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 01:00 di tutti i giorni alle ore 03:30; apposite deroghe potranno essere concesse in occasioni di manifestazioni autorizzate al pubblico spettacolo;
2. il divieto di somministrazione in contenitori di vetro e lattine “per il consumo in piedi” all’interno del locale, delle sue pertinenze e/o nelle immediate adiacenze;
3. il divieto di vendita di bevande superalcoliche da asporto dalle ore 24:00;
4. il divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto in contenitori di vetro e/o lattine delle ore 24:00;
5. il divieto di somministrazione di alcolici e superalcolici ai minori di 18 anni e a soggetti in stato di alterazione psicofisica;
ORDINA
Ai sensi dell’art 50 commi 5, 7 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con effetto immediato
Agli esercenti la somministrazione di alimenti e bevande che operano nel perimetro del centro abitato di Manduria e con particolare riferimento alle zone centrali (centro storico e zone limitrofe),
6. la cessazione della diffusione di musica e canti, ove autorizzati, a qualsiasi titolo esercitati nel locale e/o nelle sue pertinenze durante il periodo invernale entro le ore 22,00 nei giorni feriali, entro le ore 23,00 nei giorni prefestivi e festivi; durante il periodo estivo entro le ore 23,00 nei giorni feriali, entro le ore 24,00 nei giorni prefestivi e festivi, fermo restando l’obbligo del rispetto delle norme nazionali e regionali sulle emissioni sonore (nel valore limite assoluto di immissione per l'ambiente pari a 40 dB) e che la diffusione sonora in nessuno caso dovrà arrecare disturbo al riposo delle persone;
7. è vietato effettuare diffusione sonora musicale oltre gli orari indicati e sino alle ore 08,00 del giorno successivo;
8. Il medesimo divieto si applica alla attività di intrattenimento musicale con l'impiego di impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione musicale svolta all'interno del pubblico esercizio di somministrazione, di circoli privati, attività commerciali, attività artigianali; a tal proposito i titolari delle attività di cui al presente articolo, dovranno dotarsi propedeuticamente all'avvio dell’intrattenimento musicale e dell'utilizzo dei relativi impianti, della relazione di cui al DPCM n.215/1999 e, se necessario, attuare interventi di insonorizzazione del locale e l'apposizione di limitatori agli impianti elettroacustici di diffusione sonora, tarati e certificati da tecnici competenti in acustica».
Un duro colpo, insomma, ai tanti locali che negli ultimi anni sono spuntati nel centro storico della città, che così viene giustificata dall’Amministrazione.
«Prendiamo atto delle numerose segnalazioni, formali ed informali, di cittadini residenti nelle adiacenze dei locali pubblici in argomento, che reclamano migliori condizioni di vivibilità riguardo al rispetto del diritto al riposo, al decoro urbano, alla tutela della quiete, al rispetto dei limiti delle emissioni sonore, della salute pubblica e dell’ordine pubblico e valutiamo attentamente quanto evidenziato negli esposti dei cittadini, anche riuniti in comitati spontanei, secondo cui l’accentuarsi delle condotte incivili incidono sulla sicurezza ed il decoro urbano, al punto da provocare altre negative conseguenze, quali commissione di comportamenti inurbani e indecorosi in contrasto con le regole del vivere civile, in varie zone del centro abitato, tra i quali: espletamento di bisogni fisiologici e vomito per le vie cittadine, disturbo alla tranquillità e al riposo delle persone, schiamazzi, consumazione di cibo per strada e nelle piazzette con abbandono di rifiuti, il tutto prevalentemente durante le ore notturne».
Ancora una volta, a nostro avviso, invece di potenziare la vigilanza e colpire, con aspre sanzioni, solo coloro che disturbano la quiete pubblica, si preferisce fare di tutta l’erba un fascio, danneggiando così l’intera categoria, che da qualche mese aveva ripreso a lavorare dopo il fermo imposto dalla pandemia. Un settore intero, che ha creato diversa occupazione, che viene penalizzato.
In tal modo, in buona sostanza, si invogliano altresì i ragazzi di Manduria a recarsi nelle cittadine limitrofe, dove è possibile, soprattutto nel fine settimana, trascorrere con amici i week end.