Poi aggiunge: «Nella relazione di un docente dell’Università di Bari veniva affermato: “Lo stoccaggio a lungo termine di reflui (ancorché depurati ed affinati) a cielo aperto non è privo di rischi per l’Ambiente e la Salute»
Sulla variante al Prg, approvata dall’Amministrazione di Manduria per consentire ad Aqp di realizzare le trincee drenanti in contrada marina, interviene l’ex sindaco di Manduria Antonio Curri.
«Forse è il caso che i cittadini manduriani siano informati costantemente sull’iter del depuratore!» scrive in un post Antonio Curri. «Io cercherò di fare la mia parte insieme al gruppo GEA, magari per “step”, in maniera tale che l’argomento resti sempre vivo! O no?
La questione depuratore consortile Sava, Manduria e le marine (adesso solo Sava - Manduria ... mah!), mi ricorda tanto il film di Julia Roberts: “Erin Brockovich - Forte come la verità”.
In quel film, l’azienda che “inquinava” difendeva in maniera inverosimile il proprio operato, ignorando del tutto le proteste della popolazione!
Nel nostro caso, sta succedendo più o meno la stessa cosa!
Nel film c’era una “schiera d’avvocati” che difendeva l’azienda, mentre nel nostro caso ci si avvale degli “spot” curati dall’azienda AQP e riversati sui social e girati con la partecipazione degli Amministratori comunali per renderli più “credibili”!
Ho sentito dire al sindaco che: “L’approvazione della variante pone le basi e che permetterà da “subito” di sopperire alla mancanza di rete fognaria nel centro abitato e le marine “
Ancora: “Lo scarico a mare non esiste in nessun modo”!
Solo il presidente regionale di Legambiente, Ruggero Ronzulli, mi è sembrato stare sul pezzo, quando ha detto: “L’acqua di scarico nel nostro mare sarà un’acqua eccellente”!
Quindi, è bene “precisarlo” che lo “sbocco a mare” ci deve essere, o attraverso la battigia e/o la condotta sottomarina e/o il bacino di Torre Colimena!
Nel nostro caso, sarà il bacino di Torre Colimena che “ospiterà” le acque di scarico!
Andando un pò indietro nel tempo (anno 2014!), lo stesso AQP aveva commissionato una relazione ad un professore dell’Università di Bari riguardante le “Considerazioni tecniche in merito alla individuazione dei recapiti alternativi per i reflui depurati provenienti dal depuratore” in cui venivano messe in evidenza alcune “criticità” anche sulle possibili “TRINCEE DRENANTI”!
Nella relazione, veniva affermato:
“Vi è inoltre da segnalare che lo stoccaggio a lungo termine di reflui (ancorché depurati ed affinati) a cielo aperto non è privo di rischi per l’Ambiente e la Salute. E’ infatti noto, che in presenza di luce solare può aver luogo il fenomeno della foto riattivazione batterica, consistente nella riparazione del DNA dei microrganismi che era stato precedentemente danneggiato in fase di affinamento, dai trattamenti UV. In determinate condizioni climatiche, la foto riattivazione può dar luogo ad una proliferazione batterica che rende le acque non più idonee all'uso irriguo e potenzialmente pericolose!”
Non importa se è stato dato l’assenso da parte dell’Amministrazione di Manduria, l’importante è che la cittadinanza sia informata e consapevole di quello che è stato approvato!».