Nella stessa serata, presso il museo civico, sarà inaugurata la mostra iconografica “Le Madri della Repubblica”
Domani (venerdì 6), a partire dalle ore 18, presso la sala cultura“Milite Ignoto” del museo civico di Manduria, in via Ludovico Omodei n.28, l’associazione Cicatrici inaugura la mostra iconografica “Le Madri della Repubblica”, realizzata grazie alla preziosa collaborazione con l’associazione “Toponomastica Femminile” che, come l’associazione manduriana, da anni si impegna su tutto il territorio nazionale nel riconoscimento della parità di genere.
La mostra composta da 15 tele rappresenta le storie di coraggio e dedizione delle 21 donne che hanno dato vita, con il proprio decisivo contributo, alla Costituzione Italiana: da Nilde Iotti a Lina Merlin, passando per Ottavia Penna Buscemi a Teresa Noce.
L'evento, con l’introduzione di Valentina Palumbo, presidente dell’associazione e con le voci narranti di Grazia Messene e Francesca Palumbo, racconterà le emozioni, le paure ed il coraggio delle Donne che con il proprio impegno hanno costruito le fondamenta della nostra Costituzione, gettando il seme della parità di genere.
L’inaugurazione, che vedrà anche l’importante presenza dei membri della sezione ANPI di Manduria, si terrà nel pieno rispetto delle normative anti contagio da Covid 19 e sarà trasmessa anche on line sulla pagina Facebook di Cicatrici.
La scelta di Cicatrici di portare una mostra sulle 21 donne della Costituente nasce dall’idea di avvicinare l’intera comunità, ma anche tutti gli studenti e le studentesse degli Istituti scolastici manduriani e dei Comuni limitrofi, ai temi della parità di genere e della rilettura della storia della nostra Repubblica. La mostra sarà fruibile negli orari di apertura del Museo, sino al 22 maggio; le visite guidate avverranno previa prenotazione e nel rispetto delle normative anti contagio da Covid-19, contattando la referente Loredana Ingrosso al seguente recapito: 349/4575172.
Da sempre Cicatrici ha come propria missione quella di parlare sì alla società civile ma soprattutto alle nuove generazioni non solo di violenza di genere ma anche di educazione, futuro, Liberazione, Democrazia, Pace e Giustizia Sociale, specie in questi mesi funestati da una terribile guerra, a due passi da casa, che ci riporta indietro di decenni.