«Solidali con gli esercenti che lamentano misure troppo restrittive, ma è necessario regolamentare e monitorare la somministrazione delle bevande alcoliche soprattutto verso i minori e gli orari in cui consentire la propagazione sonora di spettacoli dal vivo e musica all’aperto»
Sulla recente ordinanza del sindaco Pecoraro contenente delle restrizioni sull’attività degli operatori commerciali del centro storico, riceviamo e pubblichiamo anche un intervento di Manduria Lab.
«Ha fatto molto discutere in questi giorni la pubblicazione dell’ordinanza del Sindaco n.78/2022 che ha come oggetto le misure a tutela della sicurezza urbana, della salute pubblica e della disciplina degli orari di somministrazione e della diffusione sonora.
Noi ci esprimiamo in tal senso: crediamo fortemente sia necessario tanto regolamentare e monitorare la somministrazione delle bevande alcoliche soprattutto verso i minori e gli orari in cui consentire la propagazione sonora di spettacoli dal vivo e musica all’aperto quanto richiamare al senso di responsabilità la cittadinanza circa la tutela ed il decoro del territorio e del nostro centro storico in particolare. Questo è necessario perché in un quartiere urbano oltre alla possibile presenza di locali notturni e attività di ristorazione non si può ignorare quella di un rilevante numero di abitazioni di residenti, di famiglie, di lavoratori che hanno il diritto di poter riposare nelle ore notturne.
L’irresponsabilità e l’incoscienza dei pochi non può penalizzare tutti, anche chi svolge il proprio lavoro nel rispetto delle regole. La limitazione degli orari di apertura sta creando infatti non pochi disagi agli esercenti che lamentano misure troppo restrittive e con i quali noi ci dichiariamo solidali.
Riteniamo necessario quindi che il sindaco e l’assessore alle Attività Produttive si facciano promotori di un incontro con i titolari delle attività e con le associazioni di categoria, in modo da poter individuare delle soluzioni meno restrittive che coniughino equamente appunto la tutela degli spazi pubblici, il diritto al riposo e la tranquillità dei residenti e le necessità lavorative degli esercenti».