L’ambientalista savese Mimmo Carrieri chiede che sia messa in sicurezza: ecco il suo esposto
«Nella mia veste di responsabile provinciale del settore Ambiente ed Ecologia dell’Associazione C.P.A. di Taranto,
espongo quanto segue
in seguito a diverse segnalazioni pervenutemi, il giorno 21 aprile mi sono recato per una verifica sullo stato dei luoghi inerente al sito di cui all’oggetto ricadente nel territorio del Comune di Maruggio.
La situazione in essere, riferita all’antica postazione saracena, nonché all’ambiente circostante, anche sotto il profilo dell’impatto paesaggistico del luogo, è di estremo degrado.
Esternamente da diversi anni la “Torre” è puntellata da vecchissimi travi in legno consumati dalle intemperie e dal sole. Una consistente parte esterna del manufatto, nonostante i “sostegni”, è crollata (diversi sono i tufi ammassati nella zona sottostante) mentre, un’altra parte, è in procinto di cedere, così come è già avvenuto per il solaio all’interno di alcuni spazi.
Il perimetro circostante la struttura, presenta un muretto dall’altezza di circa 50 cm. facilmente superabile, e ciò consente il “libero accesso” a chiunque voglia fare delle “escursioni” anche all’interno della costruzione, con tutti i pericoli che possono derivarne per l’incolumità fisica.
Ma il pericolo è esistente anche nella zona circostante poiché, sul lato sinistro della Torre , vi è un “costone” che si affaccia a strapiombo sul mare ad un’altezza di circa 20 metri dove in superficie la roccia è compatta mentre al di sotto, la medesima è concava in quanto franata.
La stagione balneare è alle porte, molti saranno i turisti che come ogni anno frequenteranno questo luogo di villeggiatura, e tanti tra questi usano recarsi con la canna da pesca sugli scogli sottostanti il “costone”, così come tanti amanti della natura hanno l’abitudine di portarsi sul costone per ammirare il meraviglioso panorama che si affaccia sul mare., incuranti del pericolo rappresentato dal terreno sottostante. Dovrebbe essere di monito quanto ci è stato tristemente raccontato dalla cronaca nazionale di questi ultimi giorni per i fatti accaduti a Ventotene (LT) dove, proprio a causa del cedimento di un costone, due giovine vite hanno trovato la morte. Alla luce di quanto sopra Esposto,
CHIEDO
Al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto, di voler effettuare un sopralluogo per verificarne l’effettivo pericolo per l’incolumità fisica pubblica e privata, ed eventualmente ordinarne la messa in sicurezza al fine di interdirne l’accesso” sia all’interno che all’esterno della in struttura pericolante.
CHIEDO inoltre
a chi di competenza, a volersi adoperare urgentemente affinché vengano avviati i lavori necessari al consolidamento del “costone” già ampiamente franato. Il concetto: “prevenire è meglio che curare” è sempre valido».
Cosimo Carrieri