Il consigliere comunale Agostino Capogrosso: «Queste sono le risposte che la Città vuole, non le chiacchiere raccontate a posteriori, non il “paradiso terrestre” ... non l’ipocrisia!»
Riceviamo, e pubblichiamo, una nota del consigliere comunale Agostino Capogrosso sul dibattito che ci sarà in piazza questa sera sul depuratore.
L’Amministrazione comunale invoca a cose fatte l’aiuto di AQP, senza che ci sia mai stata preventivamente una condivisione e un confronto con i cittadini di quanto si stava per autorizzare!
AQP ha mancato la sua possibilità quando ha deciso di non presentarsi in Consiglio comunale il 22 aprile scorso in occasione della discussione sulle trincee drenanti alla Marina per l'approvazione della variante urbanistica.
Un incontro in piazza oggi (pubblicizzato con i soliti fantastici rendering da paradiso terrestre) per convincere la Città di quanto “bello” sia il progetto e di quanto indispensabile sia il depuratore, è ridicolo e oltremodo irrispettoso dell’intelligenza dei cittadini manduriani, ognuno dei quali conosce perfettamente l'importanza di avere un depuratore, e pertanto, lo diciamo subito, non è questo il punto e non lo è mai stato!
Una sola cosa deve essere spiegata alla Città: perché lì? Perché non si son volute valutare le soluzioni alternative proposte e che avevamo a disposizione?
Ormai, in Puglia, la direzione in cui si sta cercando di andare è quella di riutilizzare persino le cave dismesse per farne bacini di raccolta delle acque, e proprio in tal senso andava la nostra proposta per le vasche di Bagnolo, “cattedrali” mai utilizzate!
Perchè invece questa Amministrazione preferisce trasformare completamente un intero territorio, peraltro ricadente in “area di rispetto boschi” del Piano Paesaggistico Regionale?
Perchè AQP non ha voluto partecipare al confronto pubblico in Consiglio comunale e preferisce invece una passerella in piazza a cose fatte e decise?
Perché AQP risponde alle Osservazioni riguardanti le vasche di Bagnolo con: “ulteriori opportunità di riutilizzo potranno certamente sempre essere attivate anche a valle della procedura di VIA e non potranno che portare contributi positivi”? Ma quando mai!
Perché AQP non ha mai presentato, nel tempo, almeno uno studio di fattibilità sulle opere fognarie delle “MARINE”, elemento cardine per aver ubicato il depuratore nella zona URMO?
Perchè l’Amministrazione non ha voluto convocare ARNEO al Consiglio comunale del 22 aprile?
Perchè questa Amministrazione sta consentendo tutto ciò, violando di fatto il patto di lealtà con i cittadini?
E finiamola di raccontare in giro alla gente che le malattie a Manduria sono causa del depuratore, solo per giustificarsi della scelta fatta. Altrimenti, si deve avere il coraggio di dirlo pubblicamente!
Queste sono le risposte che la Città vuole, non le chiacchiere raccontate a posteriori, non il “paradiso terrestre” ... non l’ipocrisia!
Anche in una situazione torbida, come quella in cui ci troviamo, la politica ahinoi, è fatta di numeri, è vero, ma anche di contenuti, di competenze, di obiettivi e di traguardi....ma soprattutto di lealtà, correttezza e onestà nei confronti dei cittadini.
Una maggioranza ingessata su numeri custoditi con cura, ma senza che si trasformino in atti efficaci e condivisi dalla
Città, non è una condizione di stabilità, ma la sua caricatura.
Eppure, è quello che sta accadendo!».
Agostino Capogrosso